I forti della Grande Guerra,
in Vallarsa li ristrutturano i disoccupati del settore edile. Grazie ad una
collaborazione tra il Comune di Vallarsa, il servizio ripristino della
Provincia, l’agenzia del lavoro e la cooperativa sociale Consolida è nato un
progetto per cui il recupero di alcune opere della prima guerra mondiale sarà
fatto dai disoccupati locali.
Il comune di Vallarsa nel
progetto di recupero dei manufatti della Grande Guerra ha ottenuto un
finanziamento dalla soprintendenza ai beni architettonici per il restauro di
forte Matassone, il campo trincerato adiacente all’omonimo paese, che ogni anno
richiama centinaia di scolaresche che salgono in Vallarsa grazie al Museo della
Guerra per rendersi conto di cos’era la guerra.
Non trattandosi di lavori
particolarmente complessi – come lo sono per le altre due opere finanziate,
corno Battisti e forte Parmesan – il sindaco Geremia Gios ha scelto una formula
che prevede una finalità sociale: anziché andare in appalto, affidare i lavori
ad una cooperativa sociale che, con il supporto logistico del servizio
ripristino eseguirà i lavori e grazie alla formazione offerta da Agenzia del
lavoro permetterà ai lavoratori di acquisire competenze nuove.
Si punta quindi sui disoccupati,
ed in particolare sui lavoratori licenziati o in mobilità dalle ditte edili che
difficilmente sono ricollocabili in questo momento di crisi, ma anche sui
giovani diplomati e laureati che non lavorano ancora e che possono avere
un’opportunità formativa sui cantieri del servizio ripristino.
Entro venerdì 25 luglio sarà
possibile fare domanda in carta semplice presso il municipio. Il comune stilerà
una graduatoria tenendo conto di residenza, età, esperienza, familiari a
carico, durata della disoccupazione mentre per i tecnici si terrà conto della
congruità del titolo di studio e del voto finale. I lavori dureranno
approssimativamente 5/6 mesi e la formula è del tutto sperimentale.
Il centenario della Grande
Guerra viene sbandierato spesso come opportunità di crescita e di occupazione
per il Trentino. In questo senso il comune di Vallarsa ha scelto di puntare su
una categoria debole come quella dei licenziati a pochi anni dalla pensione. Si
tratta della prima esperienza di questo tipo in provincia e rappresenta un
esempio di come l’ente pubblico può dare un aiuto concreto in tempo di crisi.
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