giovedì 17 luglio 2014

Chi non ha lavoro ristruttura il forte


I forti della Grande Guerra, in Vallarsa li ristrutturano i disoccupati del settore edile. Grazie ad una collaborazione tra il Comune di Vallarsa, il servizio ripristino della Provincia, l’agenzia del lavoro e la cooperativa sociale Consolida è nato un progetto per cui il recupero di alcune opere della prima guerra mondiale sarà fatto dai disoccupati locali.
Il comune di Vallarsa nel progetto di recupero dei manufatti della Grande Guerra ha ottenuto un finanziamento dalla soprintendenza ai beni architettonici per il restauro di forte Matassone, il campo trincerato adiacente all’omonimo paese, che ogni anno richiama centinaia di scolaresche che salgono in Vallarsa grazie al Museo della Guerra per rendersi conto di cos’era la guerra.


Non trattandosi di lavori particolarmente complessi – come lo sono per le altre due opere finanziate, corno Battisti e forte Parmesan – il sindaco Geremia Gios ha scelto una formula che prevede una finalità sociale: anziché andare in appalto, affidare i lavori ad una cooperativa sociale che, con il supporto logistico del servizio ripristino eseguirà i lavori e grazie alla formazione offerta da Agenzia del lavoro permetterà ai lavoratori di acquisire competenze nuove.
Si punta quindi sui disoccupati, ed in particolare sui lavoratori licenziati o in mobilità dalle ditte edili che difficilmente sono ricollocabili in questo momento di crisi, ma anche sui giovani diplomati e laureati che non lavorano ancora e che possono avere un’opportunità formativa sui cantieri del servizio ripristino.
Entro venerdì 25 luglio sarà possibile fare domanda in carta semplice presso il municipio. Il comune stilerà una graduatoria tenendo conto di residenza, età, esperienza, familiari a carico, durata della disoccupazione mentre per i tecnici si terrà conto della congruità del titolo di studio e del voto finale. I lavori dureranno approssimativamente 5/6 mesi e la formula è del tutto sperimentale.

Il centenario della Grande Guerra viene sbandierato spesso come opportunità di crescita e di occupazione per il Trentino. In questo senso il comune di Vallarsa ha scelto di puntare su una categoria debole come quella dei licenziati a pochi anni dalla pensione. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in provincia e rappresenta un esempio di come l’ente pubblico può dare un aiuto concreto in tempo di crisi.

Nessun commento:

Posta un commento

Nelle scelte che facciamo - a partire dalla candidatura - noi ci mettiamo la faccia. Anche nell'esprimere la tua opinione, per rispetto al nostro lavoro, abbi il coraggio di firmarti. Grazie.