giovedì 8 marzo 2018

Il Consiglio comunale di Vallarsa è unito nel chiedere attenzione alle realtà di montagna



Nel consiglio comunale del 7 marzo è stata approvata all’unanimità la mozione presentata congiuntamente dai tre gruppi consiliari “Per la valle e la sua gente”, “Vallarsa Domani” e “Aria Nuova per Vallarsa” che impegna l’amministrazione comunale a proporre alla Giunta e al Consiglio provinciale alcune azioni concrete per evitare lo spopolamento dei territori di montagna.
Lo spunto è partito dalla notizia, di gennaio, della chiusura dei due minimarket privati ad Obra e Camposilvano: la famiglia che da anni li gestisce è intenzionata a gettare la spugna non riuscendo più a star dentro ai costi di gestione di mantenere un esercizio commerciale in un paese di 50 residenti. Un campanello di allarme per le comunità di montagna che da anni combattono lo spopolamento e l’esodo verso il fondovalle. Un tema che ha portato ad una riflessione trasversale da parte di tutto il consiglio comunale per ricercare strumenti ed azioni per mantenere abitati i paesi di montagna.



«A livello comunale cerchiamo di fare il possibile ma si può agire fino ad un certo punto – spiega il sindaco Massimo Plazzer – per poter promuovere azioni efficaci bisogna avere regole diverse e aiuti a livello provinciale e nazionale. Promuovendo politiche che portino i servizi nelle periferie più remote e diano aiuti in termini di agevolazioni e defiscalizzazione per le persone che abitano e intraprendono attività economiche nelle periferie. Gli strumenti ci sono già, nello Statuto di autonomia, ma per salvare la montagna e i territori periferici vanno pensate regole diverse e strumenti flessibili».
Per questo la mozione propone azioni concrete, che la Provincia può applicare – se vuole – in tempi brevi. Affronta il tema dei multiservizi e delle modalità da attuare per dare un aiuto che sia defiscalizzato, si propone l’esenzione dal pagamento dell’energia elettrica per le attività economiche (come avviene per alcuni impianti) e la riduzione delle tariffe locali. E poi il potenziamento dei servizi perché solo con quelli si riesce a mantenere la gente sul territorio, incentivi sul trasporto pubblico, sulle utenze energetiche dei residenti e politiche abitative che inducano i giovani a restare in montagna.
«Si tratta di proposte ponderate, attuabili con poco e che hanno un altissimo valore sociale, da applicare ai comuni di montagna che sono già classificati come aree montane svantaggiate. – prosegue il sindaco – Per questo mentre la delibera che approva la mozione sarà trasmessa a Giunta e Consiglio provinciale, ed è stata inviata a tutti i sindaci dei comuni che la Provincia riconosce con l’auspicio che sia condivisa e proposta anche nei loro consigli comunali, perché i temi sono importanti e condivisi ed è necessario fare rete».