Siamo i meno bravi,
nessuno si senta esente dal problema
C’è da lavorare
sulla raccolta differenziata in Vallarsa. I dati ci mettono all’ultimo posto in
Vallagarina, i fattori sono tanti e diversi, ma nessuno si senta esentato dal
problema. Dei rifiuti parlano tutti, se ne sentono di tutti i colori: del
vicino di casa che “sbaglia” a differenziare, di quello che toglie anche le
etichette dai vasi prima di buttare via il vetro, di quello che si mette a
piegare le scatole nel cassonetto perché gli altri non lo fanno, di quello che
sa che l’amico porta i sacchi dalla città in Vallarsa per non fare la raccolta
differenziata. Tutti sono bravi, ma sono gli altri che sbagliano. Ma i dati
dicono che siamo l’ultimo comune come percentuale di rifiuto differenziato. E non
fateci aprire i cassonetti a vedere cosa c’è nel bidone della plastica! E se
nelle riunioni dell’amministrazione comunale è emersa più volte la richiesta di
fare incontri per spiegare come funziona la raccolta dei rifiuti, lo scorso
lunedì 18 novembre quando la serata di presentazione della campagna informativa
della Comunità di valle era in Vallarsa – prima tappa del lungo percorso tra
tutti i comuni interessati – ad ascoltare gli esperti saliti in valle c’erano
solo 5 persone.
Non mi si venga a dire che è mancata la pubblicità, abbiamo
appeso locandine su tutte le bacheche, mandato email a tutte le associazioni,
ai consiglieri comunali e volantinato anche attraverso i bambini delle scuole
elementari. Non ci si aspettava il pienone, ma qualche persona in più
certamente sì. Dalla serata, in parte riassunta nell’articolo a fianco, si
potevano imparare molte cose su come andrebbe fatta la raccolta differenziata e
su quello che sbagliamo. Si è spiegato per esempio che non serve togliere le
etichette dal vasetto ma fare attenzione, se si rompe un bicchiere, che sia
davvero di vetro è molto più importante. E’ stato fatto un gioco con dei
rifiuti per capire di che materiale sono fatti e dove vanno buttati. E’ stato
spiegato come si può risparmiare facendo tutti una raccolta dei rifiuti in modo
più intelligente, partendo dal carrello del supermercato per finire alla
tariffa che ci arriva a fine anno.
In parte queste informazioni arriveranno a casa con la
campagna informativa della Comunità di valle. Altre saranno nuovamente affrontate
in un’altra serata simile che sarà proposta a Foppiano su richiesta esplicita
del paese. A tutti quelli che si professano esperti e si sono sentiti in
condizione di non partecipare a questo incontro, i dati parlano chiaro: siamo
la maglia nera della Comunità. C’è tanto da fare. Nessuno si senta esente dal
problema.
Massimo Plazzer – assessore all’ambiente
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