Una
consultazione (con le balote)
sulla
realizzazione della Valdastico nelle Valli del Leno
È stato deliberato
all’unanimità, ieri, dai Consigli
Comunali di Vallarsa Trambileno e Terragnolo l’istituzione di una consultazione popolare sulla realizzazione
del prolungamento della Valdastico Nord attraverso i territori delle Valli del
Leno.
La consultazione verrà svolta
recuperando un metodo antico in uso nelle valli del Pasubio: la balotazione
(da cui ballottaggio). Gli elettori utilizzeranno delle palline
bianche e nere per esprimere se sono favorevoli o contrari alla realizzazione del
prolungamento dell’A31.
Domenica 24 novembre la popolazione dei tre comuni sarà chiamata a
votare.
A seguito delle elezioni
provinciali dell’ottobre 2018, il Presidente della Provincia Autonoma di
Trento, Maurizio Fugatti, ha confermato la sua ferma volontà di completare l’autostrada
“A31 – Valdastico” privilegiando l’uscita a Rovereto Sud. Ipotesi che interessa
in maniera diretta i tre comuni di Terragnolo, Trambileno e Vallarsa, con un
impatto importante sul territorio.
Le amministrazioni non hanno
nascosto le preoccupazioni in materia ambientale e che riguardano in particolar
modo l’impatto dell’opera con le sorgenti di Spino e delle Acque Nere,
l’impatto dell’infrastruttura nella valle di Terragnolo, caratterizzata da
un’orografia difficile, e nella Vallarsa, a fronte di nessuna certezza riguardo
vantaggi che l’opera potrebbe portare alle popolazioni delle Valli del Leno.
Le tre amministrazioni hanno
scelto di raccogliere il sentore degli elettori con questa atto di
partecipazione pubblica, che assomiglia a un referendum, ma non lo è perché un
Comune non può indire un referendum su un argomento su cui non ha competenza
diretta.
Storicamente
le comunità delle Valli del Leno, prima del 1900, avevano sviluppato dei
sistemi di coinvolgimento popolare consistenti in una consultazione per
decidere di temi rilevanti, mediante l’uso di palline (balote) bianche e nere. Tale pratica, in passato chiamata “balotazione” è stata usata
frequentemente in Vallarsa fino a fine ‘800 come metodo di voto dei capifuoco
anche in Consiglio Comunale, ed è stata usata e documentata in molti casi. Tra
questi, ad esempio, a Terragnolo nel XVIII secolo si votò con questo metodo per
cacciare un parroco considerato “manesco”, in Vallarsa nel XVIII secolo i
capifuoco votarono con le palline bianche e nere per la costruzione del
campanile di Parrocchia.
È proprio questa modalità
antica quella che verrà utilizzata il 24 novembre per raccogliere l’opinione
degli abitanti di Terragnolo, Trambileno e Vallarsa.
Gli abitanti saranno chiamati
a rispondere a questo quesito: SEI FAVOREVOLE AL COMPLETAMENTO DELL’AUTOSTRADA
A31 VALDASTICO CON ARRIVO A ROVERETO SUD, ATTRAVERSO I TERRITORI DI TERRAGNOLO,
TRAMBILENO E VALLARSA?
Avranno diritto di voto tutti
gli iscritti alle liste elettorali dei comuni di Terragnolo, Trambileno e
Vallarsa, nei rispettivi comuni. Che potranno votare DOMENICA 24 NOVEMBRE presentandosi
al seggio con la scheda elettorale (che non sarà timbrata) e la carta
d’identità.
Verranno consegnate una
pallina bianca e una pallina nera. La pallina bianca significa SI, la pallina
nera significa NO. Nella cabina elettorale la pallina prescelta andrà inserita
nell’urna con scritto VOTO. L’altra in un'altra urna con scritto “pallina
scartata”. Qualora l’elettore non volesse esprimere alcuna preferenza dovrà
mettere entrambe le palline nella scatola “pallina scartata”.
Per aiutare permettere a tutti
di informarsi, ed arrivare al voto preparati, sono organizzati incontri sul
territorio in ogni Comune.
La consultazione non avrà
costo per le casse comunali, ma sarà realizzato grazie ai consiglieri dei tre
Comuni che si sono autotassati. Anche il comitato organizzatore e gli
scrutatori saranno volontari.
«Sul tema Valdastico ci è
stato detto che i nostri territori saranno coinvolti e che le decisioni non
saranno calate dall’alto – affermano i tre sindaci (Lorenzo Galletti per
erragnolo, Massimo Plazzer per Vallarsa e Franco Vigagni per Trambileno) –
abbiamo quindi deciso di chiamare la popolazione ad esprimersi su questo tema
rilevante, auspicando che chi ha a cuore la propria terra vada a votare. Una
decisione storica, raramente i tre comuni si sono espressi in maniera unica su
un tema così delicato, che implica tutti ad esercitare la propria
responsabilità di cittadino esprimendosi sul tema. Il tema è stato votato
all’unanimità da tutti i gruppi consiliari.»
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