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Girando per la Vallarsa, incontrando le persone sul
territorio e confrontandoci sui problemi delle nostre frazioni, a volte ci
troviamo di fronte a qualche concittadino che vive nel mito degli anni ’80,
richiamando a fatti ed esperienze di allora e cercando di riportarle al giorno
d’oggi. “Questa cosa dovrebbe farla il
Comune perché un tempo era l’assessore che la seguiva” si sente dire, oppure
“Quando da ragazzo lavoravo con la ditta
e ho aiutato a costruire quel muro, bastava chiamare e si faceva subito”.
Purtroppo, o per fortuna, il mondo è cambiato e non si possono fare paragoni
tra allora e adesso. Le regole sono diverse, il ruolo e l’autonomia di un
comune è cambiata così come le competenze e le responsabilità di amministratori
e dipendenti sono altre rispetto a venti, trenta o quarant’anni fa. E, non ultimo,
le risorse e la normativa sono altre.
Come amministrazione comunale cerchiamo ogni giorno con il
prezioso aiuto dei nostri consiglieri di portare avanti la nostra idea di
Vallarsa, cercando di garantire servizi e migliorare quanto abbiamo, con le
risorse a nostra disposizione e, soprattutto, senza pesare con nuove tasse sulle
spalle dei cittadini. Rispetto al passato le regole sono più stringenti e il
comune non può più “far debiti” per accelerare le cose, e a volte le numerose
incombenze che portano alla realizzazione di qualche piccolo intervento
sembrano limitare il potere di azione dell’amministrazione, specialmente se si
pensa ad appalti od opere pubbliche. Nonostante ciò, ci mettiamo l’impegno
appassionato di chi vede la Vallarsa come il posto più bello del mondo e in cui
vale la pena rimanere a vivere.
Alla base dell’amministrazione, e del delicato compito di gestire
risorse della comunità, sta il dover operare delle scelte. Scelte che a volte
sono facili, che in alcuni casi sono amletiche e che portano ad una assunzione
di responsabilità. Il diminuire delle risorse rende più difficile scegliere e
porta a focalizzare alcune priorità. Tenendo conto del fatto che i
trasferimenti provinciali per le opere pubbliche oggi sono il 30% rispetto a
quelli di dieci anni fa, e invece sono aumentati i costi delle opere stesse e
delle loro progettazioni, bisogna avere il coraggio e la consapevolezza di
scegliere bene. Di recente (nei bilanci 2017 e 2018) abbiamo sostenuto una
scelta importante: impegnarci per portare a termine la nuova scuola
dell’infanzia senza ridurla nel progetto. Lo abbiamo fatto impegnando circa 600
mila euro di fondi comunali (due anni di spese per investimenti) per la
struttura che riteniamo strategica e sentita in valle. Va da sé che ciò ha
portato a posticipare altre opere più piccole ma non meno importanti per la
collettività ad anni successivi.
È più importante un lampione o un’isola ecologica? Tappare
le buche in 10 frazioni o asfaltarne bene una? Fare 100 metri di fognatura o
rinnovare il tetto di un immobile comunale?
Cerchiamo di portare avanti tutto nella maniera migliore
possibile e assumendoci le responsabilità sulle cose che non hanno dato i
risultati voluti (vedi articolo sul microeolico nei post precedenti).
“Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per
contrarietà” cantava Guccini. Riteniamo che sia più serio lavorare dando del
nostro meglio e rispondere (nel bene e nel male) a quanto fatto che affrontare
le cose senza entrare in merito nelle scelte, per poi esser pronti a fare i
grilli parlanti di fronte a quanto non ha dato i risultati sperati.
Ringraziamo tutti per la fiducia che vorrete continuare a
dimostrarci e ricordiamo che il sindaco, la giunta e i consiglieri sono a
disposizione per raccogliere segnalazioni o dare informazioni.
Nel corso dell’autunno abbiamo iniziato un giro tra le
frazioni per raccogliere idee e problemi, proseguiremo anche nei prossimi mesi
anche per raccogliere dati utili a redigere il bilancio 2019.
Un sentito augurio di Buone feste
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