Ecco il nuovo numero di Vallarsa Notizie
Lista civica di maggioranza del comune di Vallarsa. Sindaco: Massimo Plazzer
giovedì 27 dicembre 2018
lunedì 24 dicembre 2018
Consapevolezza, comunità e concretezza
Viviamo nel tempo della tecnica, nel tempo della conoscenza.
Abbiamo in tasca uno strumento potentissimo che solo dieci anni fa non c’era e
oggi ci permette, in tempo reale e in qualsiasi posto, di accedere alle informazioni,
di poter controllare le cose, di verificare quello che viene detto. Eppure mai
come ora, o per lo meno da moltissimo tempo, si ha l’impressione tangibile che
non ci sia lo sforzo e la capacità di andare a verificare le cose, ma si prenda
per buono quello che si sente dire, spesso da chi urla più forte. E quella che
è una ricchezza enorme ed uno strumento straordinario per governare la nostra
conoscenza e indirizzarla, viene accantonata per seguire slogan, parlare di
concetti e frasi fatte, spesso senza collegarne il senso logico o senza fare
un’analisi critica.
Ancora, spesso si vede quello che è di nostro interesse
diretto, senza guardare all’insieme, alla complessità di cui è fatto il mondo e
i limiti che il mondo ha. Ognuno vuole andare in pensione il prima possibile,
pagare meno tasse, avere la macchina più veloce e il telefono nuovo, senza
pensare all’impatto che questo può avere sul sistema globale e sulle nuove
generazioni a livello di ambiente, di risorse economiche, di sicurezza ecc…
Girando per le nostre frazioni, in ogni paese mi capita di
sentir dire che è l’ultima frazione della valle, la più dimenticata. Si vede il
piccolo lavoro come priorità assoluta, senza pensare che di frazioni ce ne sono
43, il bilancio comunale è (ahimè) limitato, i tempi sono complessi, non si
riesce ad accontentare tutti e subito, e le priorità cambiano nel tempo.
Una semplificazione generale delle cose che spesso è
accompagnata da una volontà di rigore assoluto. Da una parte si vorrebbe un
controllo di tutto ma dall’altra si lamenta una eccessiva rigidità delle
regole. Quando le macchine corrono il vigile dovrebbe multarle tutte. Quando
siamo noi a prendere la multa, il vigile poteva anche avvisarci prima.
E se in tempi di risorse limitate, sarebbe utile unire le
forze verso il bene comune, e riacquistare un senso di comunità che permetta
una solidarietà di intenti per cambiare le cose, sembra invece che si
concretizzi un clima di ostilità, di cattiveria verso tutto e verso tutti. Un
clima che porta a divisioni, che racchiude scontenti e li trasforma in energie
negative e che porta a non ascoltare l’altro, invitando a imporre la propria
idea sopra le altre, a prescindere dalle competenze e dalle considerazioni
altrui.
In tutto questo è quanto mai necessario trovare e preservare
il senso di comunità. Ed è necessario ed urgente coltivarlo nel nostro piccolo,
a partire dai gesti quotidiani, a partire dalla nostra piccola realtà. In casa,
tra vicini, in paese, a livello associativo, a livello comunale. In una realtà
come la Vallarsa che ha il pregio di poterci garantire una dimensione “umana”
del vivere assieme e della gestione dei beni collettivi, questa operazione
dovrebbe risultare più facile. C’è una base comune, che mette assieme la storia
delle nostre generazioni che vengono dal passato con l’esperienza e l’apertura
mentale necessaria per vivere il nostro presente. Bisogna partire da questa e
riprendersi, mattone su mattone, la consapevolezza delle cose necessaria ad
affrontare il futuro. Spegnere gli smartphone, non badare a quanto scritto su
Facebook, ma iniziare ad affrontare le cose in prima persona, in modo critico e
consapevole. Guardando al futuro e non rincorrendo chi ha sbagliato in passato.
C’è bisogno di consapevolezza, c’è bisogno di comunità, c’è
bisogno di concretezza. Li troveremo nella scatola che c’è sotto l’albero di
Natale. Ma dobbiamo avere il coraggio di scartarla e gettare via l’involucro
fatto di slogan, di urla e di accuse che ci vogliono far credere che Babbo
Natale non esiste e che il nostro vicino di casa ci ha portato via i regali
perché non gli piacevano quelli che aveva già.
A tutta la comunità di Vallarsa, ai lettori di Vallarsa
Notizie in Italia e all’estero, vanno i migliori auguri per queste festività e
l’inizio del 2019.
Massimo Plazzer
sindaco
sabato 22 dicembre 2018
Scelte e responsabilità
-->
Girando per la Vallarsa, incontrando le persone sul
territorio e confrontandoci sui problemi delle nostre frazioni, a volte ci
troviamo di fronte a qualche concittadino che vive nel mito degli anni ’80,
richiamando a fatti ed esperienze di allora e cercando di riportarle al giorno
d’oggi. “Questa cosa dovrebbe farla il
Comune perché un tempo era l’assessore che la seguiva” si sente dire, oppure
“Quando da ragazzo lavoravo con la ditta
e ho aiutato a costruire quel muro, bastava chiamare e si faceva subito”.
Purtroppo, o per fortuna, il mondo è cambiato e non si possono fare paragoni
tra allora e adesso. Le regole sono diverse, il ruolo e l’autonomia di un
comune è cambiata così come le competenze e le responsabilità di amministratori
e dipendenti sono altre rispetto a venti, trenta o quarant’anni fa. E, non ultimo,
le risorse e la normativa sono altre.
Come amministrazione comunale cerchiamo ogni giorno con il
prezioso aiuto dei nostri consiglieri di portare avanti la nostra idea di
Vallarsa, cercando di garantire servizi e migliorare quanto abbiamo, con le
risorse a nostra disposizione e, soprattutto, senza pesare con nuove tasse sulle
spalle dei cittadini. Rispetto al passato le regole sono più stringenti e il
comune non può più “far debiti” per accelerare le cose, e a volte le numerose
incombenze che portano alla realizzazione di qualche piccolo intervento
sembrano limitare il potere di azione dell’amministrazione, specialmente se si
pensa ad appalti od opere pubbliche. Nonostante ciò, ci mettiamo l’impegno
appassionato di chi vede la Vallarsa come il posto più bello del mondo e in cui
vale la pena rimanere a vivere.
Alla base dell’amministrazione, e del delicato compito di gestire
risorse della comunità, sta il dover operare delle scelte. Scelte che a volte
sono facili, che in alcuni casi sono amletiche e che portano ad una assunzione
di responsabilità. Il diminuire delle risorse rende più difficile scegliere e
porta a focalizzare alcune priorità. Tenendo conto del fatto che i
trasferimenti provinciali per le opere pubbliche oggi sono il 30% rispetto a
quelli di dieci anni fa, e invece sono aumentati i costi delle opere stesse e
delle loro progettazioni, bisogna avere il coraggio e la consapevolezza di
scegliere bene. Di recente (nei bilanci 2017 e 2018) abbiamo sostenuto una
scelta importante: impegnarci per portare a termine la nuova scuola
dell’infanzia senza ridurla nel progetto. Lo abbiamo fatto impegnando circa 600
mila euro di fondi comunali (due anni di spese per investimenti) per la
struttura che riteniamo strategica e sentita in valle. Va da sé che ciò ha
portato a posticipare altre opere più piccole ma non meno importanti per la
collettività ad anni successivi.
È più importante un lampione o un’isola ecologica? Tappare
le buche in 10 frazioni o asfaltarne bene una? Fare 100 metri di fognatura o
rinnovare il tetto di un immobile comunale?
Cerchiamo di portare avanti tutto nella maniera migliore
possibile e assumendoci le responsabilità sulle cose che non hanno dato i
risultati voluti (vedi articolo sul microeolico nei post precedenti).
“Bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per
contrarietà” cantava Guccini. Riteniamo che sia più serio lavorare dando del
nostro meglio e rispondere (nel bene e nel male) a quanto fatto che affrontare
le cose senza entrare in merito nelle scelte, per poi esser pronti a fare i
grilli parlanti di fronte a quanto non ha dato i risultati sperati.
Ringraziamo tutti per la fiducia che vorrete continuare a
dimostrarci e ricordiamo che il sindaco, la giunta e i consiglieri sono a
disposizione per raccogliere segnalazioni o dare informazioni.
Nel corso dell’autunno abbiamo iniziato un giro tra le
frazioni per raccogliere idee e problemi, proseguiremo anche nei prossimi mesi
anche per raccogliere dati utili a redigere il bilancio 2019.
Un sentito augurio di Buone feste
mercoledì 19 dicembre 2018
Sulla questione Valdastico i Comuni del Pasubio chiedono chiarimenti
-->
Visto l'importanza dell'argomento, come associazione dei Comuni del Pasubio abbiamo scritto al presidente Maurizio Fugatti, all'assessore alla viabilità veneto Elisa De Berti per richiedere un appuntamento per comprendere meglio i programmi e portare le nostre osservazioni.
Ecco il testo della lettera inviata
Posina, 15 dicembre
2018
OGGETTO: Completamento autostrada “A31” con ipotesi di uscita Rovereto Sud:
richiesta appuntamento
Illustrissimi,
l’Associazione 5 comuni del Pasubio, formata dai
sindaci e amministratori dei comuni di Posina (VI), Terragnolo (TN), Trambileno
(TN), Vallarsa (TN) e Valli del Pasubio (VI), nata nel 1998 con lo scopo di
valorizzare e preservare il Monte Pasubio e i territori dei comuni che vi
gravitano attorno, è da sempre impegnata e al lavoro sui temi che riguardano la
nostra montagna. Pur divisi da un confine regionale, i cinque comuni sono molto
simili sia per caratteristiche fisiche, demografia e sviluppo, oltre al legame
che da secoli permane tra le popolazioni a cavallo dei nostri passi.
A seguito delle elezioni provinciali del Trentino,
abbiamo appreso e stiamo seguendo con attenzione quanto annunciato nel
programma del presidente Maurizio Fugatti circa l’ipotesi di completamento
dell’autostrada “A31” (Valdastico nord) con la previsione di uscita a Rovereto
sud. Tale annuncio oltre ad andare controcorrente rispetto alle previsioni
delle amministrazioni trentine del passato, contrarie all’opera, prevede di
percorrere un tracciato che nel progetto preliminare è denominato T5, che dagli
stessi progettisti è considerato particolarmente complesso per le criticità
orografiche delle valli interessate.
È evidente che tale ipotesi di tracciato, qualora
dovesse essere confermata e portata avanti, viene ad interessare quattro dei
cinque comuni che compongono la nostra associazione e siamo pertanto molto
attenti all’evolversi della situazione. In particolare nella nostra ultima
riunione del 6 dicembre 2018, abbiamo affrontato l’argomento e sono emersi
alcuni aspetti generali e tecnici:
-
Pur essendo potenzialmente
interessante soprattutto per il comune di Posina che verrebbe ad avere un
casello vicino, in generale ci sono forti perplessità di natura
tecnica-strutturale (come evidenziato dalla relazione progettuale) in merito al
tracciato T5;
-
Vanno approfonditi diversi aspetti
problematici soprattutto dal punto di vista ambientale rispetto al deturpamento
del paesaggio naturale e incontaminato delle pendici del Pasubio, oltre alla
quasi certa interferenza con le falde acquifere che alimentano gli acquedotti a
servizio di Rovereto e dell’Alpe Cimbra, sotto il Pasubio e il monte Maggio
(oltre 50 mila persone servite dagli acquedotti);
-
Come comuni del Pasubio da anni
stiamo investendo risorse per costruire e promuovere uno sviluppo turistico e
territoriale per valorizzare la montagna incontaminata, i prodotti tipici del
territorio, l’agricoltura biologica e in generale uno sviluppo economico non di
massa che in aree interne come le nostre può risultare vincente e sostenibile;
il passaggio dell’autostrada interferirebbe con questo lavoro;
-
Già nel 2012 i consigli comunali dei
tre comuni trentini si erano espressi sfavorevolmente all’opera giudicata
anacronistica in quanto le ragioni che cinquant’anni fa hanno portato alla sua
ideazione sono cambiate, ed è opportuno indirizzarsi verso il più importante
progetto di sviluppo del traffico merci su rotaia lungo l’asse del Brennero;
-
Oltre 10 milioni di euro sono già
stati spesi sinora per la progettazione e gli espropri dei terreni riguardanti
un altro tracciato sostenuto dalla Regione Veneto;
-
I territori potenzialmente
interessati dal passaggio della variante T5 non sono stati mai coinvolti né in
fase progettuale né negli annunci attuali che sono stati appresi dai giornali.
Altre ben note esperienze nazionali di grandi opere senza l’adeguato
coinvolgimento delle popolazioni locali hanno avuto evoluzioni difficili,
sintomo di un modo di operare che va rivisto a livello governativo;
-
Da quelche settimana l’UNESCO ha
iscritto "L'Arte dei muretti a secco" nella lista degli elementi
immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità in quanto rappresentano
"una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura". Con la costruzioe
di viadotti e gallerie verrebbe sicuramente a meno la relazione armoniosa fra
uomo e natura in valli piccole e chiuse come le nostre.
-
Le aree interne di montagna, pur
apparentemente marginali, hanno un ruolo fondamentale nella difesa del
territorio a tutela del fondovalle: lo hanno dimostrato i fatti di fine ottobre
che senza adeguata manutenzione delle valli e delle montagne avrebbero portato
a danni maggiori nelle città. Il nostro territorio è già caratterizzato dalla
presenza di grandi dighe, la popolazione è poca ma distribuita in centinaia di
frazioni abitate. Territori come i nostri – e l’Italia ne è piena - prima di
grandi infrastrutture di solo passaggio hanno necessità di servizi, risorse,
regole diverse adattabili alla montagna per poter sopravvivere.
Per questo, raccogliendo anche il sentore delle
popolazioni che rappresentiamo, l’associazione ha stabilito di scrivere queste
considerazioni. Considerato valore sovraregionale della nostra associazione,
vogliamo chiedere un incontro con
il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore
alla viabilità della Regione Veneto Elisa De Berti per discutere ed
approfondire la questione. Abbiamo ritenuto doveroso condividere queste
considerazioni anche con il ministro dei trasporti Danilo Toninelli vista la
rilevanza nazionale dell’opera.
In attesa di un gradito riscontro, l’occasione è lieta
per salutare cordialmente.
I sindaci dei comuni del Pasubio
Andrea Cecchellero (Posina)
Lorenzo Galletti, (Terragnolo)
Franco Vigagni (Trambileno)
Massimo Plazzer (Vallarsa)
Armando Cunegato (Valli del Pasubio)
Etichette:
autostrada,
comuni del pasubio,
danilo toninelli elisa de berti,
disastro ambientale,
maurizio fugatti,
pasubio,
posina,
sorgenti,
terragnolo,
trambileno,
valdastico,
valdastico nord,
Vallarsa,
valli del pasubio
Iscriviti a:
Post (Atom)