Nel consiglio comunale del 7 marzo è stata
approvata all’unanimità la mozione presentata congiuntamente dai tre gruppi
consiliari “Per la valle e la sua gente”, “Vallarsa Domani” e “Aria Nuova per
Vallarsa” che impegna l’amministrazione
comunale a proporre alla Giunta e al Consiglio provinciale alcune azioni
concrete per evitare lo spopolamento dei territori di montagna.
Lo spunto è partito dalla notizia, di
gennaio, della chiusura dei due
minimarket privati ad Obra e Camposilvano: la famiglia che da anni li
gestisce è intenzionata a gettare la spugna non riuscendo più a star dentro ai
costi di gestione di mantenere un esercizio commerciale in un paese di 50
residenti. Un campanello di allarme per le comunità di montagna che da anni
combattono lo spopolamento e l’esodo verso il fondovalle. Un tema che ha
portato ad una riflessione trasversale da parte di tutto il consiglio comunale per ricercare strumenti
ed azioni per mantenere abitati i paesi di montagna.
«A livello comunale cerchiamo di fare il
possibile ma si può agire fino ad un certo punto – spiega il sindaco Massimo Plazzer – per poter promuovere azioni
efficaci bisogna avere regole diverse e aiuti a livello provinciale e
nazionale. Promuovendo politiche che
portino i servizi nelle periferie più remote e diano aiuti in termini di
agevolazioni e defiscalizzazione per le persone che abitano e intraprendono
attività economiche nelle periferie. Gli strumenti ci sono già, nello
Statuto di autonomia, ma per salvare la montagna e i territori periferici vanno
pensate regole diverse e strumenti
flessibili».
Per questo la mozione propone azioni concrete, che la Provincia può applicare – se vuole –
in tempi brevi. Affronta il tema dei multiservizi e delle modalità da
attuare per dare un aiuto che sia defiscalizzato, si propone l’esenzione dal
pagamento dell’energia elettrica per le attività economiche (come avviene per
alcuni impianti) e la riduzione delle tariffe locali. E poi il potenziamento
dei servizi perché solo con quelli si riesce a mantenere la gente sul
territorio, incentivi sul trasporto pubblico, sulle utenze energetiche dei
residenti e politiche abitative che inducano i giovani a restare in montagna.
«Si tratta di proposte ponderate, attuabili con poco e che hanno un altissimo
valore sociale, da applicare ai comuni
di montagna che sono già classificati come aree montane svantaggiate. –
prosegue il sindaco – Per questo mentre la delibera che approva la mozione sarà
trasmessa a Giunta e Consiglio provinciale, ed è stata inviata a tutti i
sindaci dei comuni che la Provincia riconosce con l’auspicio che sia condivisa
e proposta anche nei loro consigli comunali, perché i temi sono importanti e
condivisi ed è necessario fare rete».
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