Turisti nelle vallate curiosi ed esigenti
ROVERETO. In Vallarsa ogni anno arrivano 100 mila escursionisti. Di questi solo due o tre mila danno un ritorno economico al territorio. L'85% non spende in valle nemmeno i soldi per un caffè. Tant'è...
Trentino, 10 novembre 2012
ROVERETO. In Vallarsa ogni anno arrivano 100 mila escursionisti. Di questi solo due o tre mila danno un ritorno economico al territorio. L'85% non spende in valle nemmeno i soldi per un caffè. Tant'è che la spesa media di un'escursionista sul territorio è di circa 2 euro. C'è, in questo periodo di crisi, un turista sul quale valga le pena di puntare per un territorio periferico come quello della Vallarsa?
E' questa la domanda a cui si è cercato di rispondere alla tavola rotonda, promossa dal Patto territoriale Valli del Leno, "Dalla Vallagarina alle Valli del Leno, le nuove opportunità turistiche". «Vallarsa, Trambileno e Terragnolo sono comuni a bassa densità abitativa - ha detto Geremia Gios, sindaco e responsabile del patto - e proprio per questo hanno un territorio incontaminato, un punto di attrattività per i turisti». La persona che può essere intercettata in quel tipo di territorio è quella che non rinuncia alla vacanza nonostante la crisi. «E' un turista che sa gestire il suo denaro - ha spiegato Mariangela Franch, docente dell'Università di Trento - è preparato, cerca informazioni, soprattutto sul web, e le condivide. E' curioso, cerca ambienti nuovi ricchi di cultura, manufatti e enogastronomia, ricerca il benessere». Nella media montagna questi fattori culturale e ambientali non mancano, come non mancano i prodotti tipici artigianali (di cui ha parlato il presidente degli artigiani lagarini Andrea Benoni). «E' un turista esigente che richiede strutture adeguate, attrezzature e un'accoglienza attenta alla persona» ha continuato Franch, spiegando che per questo è necessario l'utilizzo del web e delle lingue. «Otto turisti su 10 cercano il wellness - ha detto Stefano Bonini della Trademark Italia - tutti richiedono flessibilità. La media montagna d'estate può puntare sulla montagna attiva, costruendo sul territorio grazie a una rete di imprenditori. Occorre però puntare su un filone».
«Serve un prodotto curioso e intelligente e ospitalità adeguata» ha detto Natale Rigotti, past president dell'Associazione Albergatori che non ha risparmiato una frecciata su Rovereto che offre solo 400 posti letto e su Mart, incapace di portare turisti. «Il prodotto "Trentino" va promosso nella sua interezza, non basta puntare su alcune aree come accade ora, e per tutto l'arco dell'anno». «Albergatori, ristoratori, operatorie artigiani e produttori del territorio - ha detto Mauro Nardelli, presidente Asat Vallagarina - devono sedersi a un tavolo asieme alle amministrazioni e va tracciata una linea di sviluppo turistico condivisa che si occupi di tutte le questioni che incidono sul turismo».
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