Qualche mese di ritardo per la variante al Piano Regolatore Comunale, che non può essere approvato nel cosiddetto “semestre bianco” prima di fine legislatura.
Alcuni rallentamenti legati al lavoro di adeguamento della cartografia da parte dei tecnici incaricati e della Comunità della Vallagarina non hanno permesso la prima adozione del piano entro la fine di ottobre. Ma si continua a lavorare per predisporre un documento che sia pronto in primavera in modo da consegnarlo al nuovo Consiglio comunale per l’approvazione.
La Legge Urbanistica n.15 del 2015 ha reso necessario l’adeguamento dei tutti i documenti di pianificazione locale dei comuni trentini. Il nostro piano regolatore – la cui ultima variante generale risaliva al 2003 – aveva necessità degli aggiornamenti di legge e di un adeguamento alle cartografie, oltre a rispondere alle richieste pervenute nei mesi scorsi. L’iter di variante generale del Piano Regolatore comunale – avviato con l’avviso pubblico a fine 2017 e iniziato formalmente a metà del 2018 – è un processo non semplice.
Nel nostro caso vanno ridisegnate tutte le cartografie (adeguandole a quelle del ripristino fondiario)e le aree in formato digitale (shape), vanno ridefiniti i carichi urbanistici previsti (quanti parcheggi/parchi/infrastrutture sono necessarie per rispettare gli standard di legge), va effettuata la schedatura di tutti gli edifici ricadenti in centro storico, vanno integrate e adeguate le norme di attuazione in relazione alla nuova legge urbanistica oltre a rispondere alle istanze dei privati, se l’amministrazione lo ritiene. Il Consiglio Comunale ha nominato una commissione che nei mesi scorsi ha lavorato a valutare le istanze pervenute (non solo quelle tra il 2013 e il 2017 ma anche quelle pervenute “fuori termine” in corso di variante, proprio consapevoli dei tempi lunghi).
Il lavoro di ridisegno e di adeguamento è stato affidato alla Comunità della Vallagarina e, per una parte, ad un tecnico esterno. L’ufficio urbanistico della Comunità di valle è uno dei meglio strutturati in Trentino e nel 2019 stava lavorando a parecchi piani in Vallagarina, tra i quali il più grosso era quello del comune di Ala. A metà ottobre la commissione consiliare si è trovata con il responsabile arch. Andrea Piccioni e - considerato che si trattava di un lavoro ancora allo stato piuttosto grezzo che avrebbe ottenuto parecchie note di osservazione dal servizio urbanistico provinciale – si è ritenuto di non arrivare ad approvarlo entro fine ottobre. Dal 1 novembre è iniziato l’ultimo semestre di legislatura nel quale gli atti programmatici (e il prg è l’unico del Comune) non possono essere approvati.
In sostanza cambia poco. Anche se il piano fosse stato approvato in prima adozione a novembre, si sarebbe dovuto attendere la valutazione da parte della Provincia che in questo momento ha parecchi piani da osservare e con un documento poco definito avrebbe richiesto integrazioni e rallentato i tempi.
I tecnici invece, lavoreranno comunque in questi mesi per avere un piano finito, indirizzando il lavoro grazie a confronti informali con la Provincia, in modo da lasciare un documento che potenzialmente potrebbe essere approvato nelle prime sedute consiliari della nuova legislatura, ai primi di giugno.
I tempi per i piani urbanistici sono di norma lunghi. La sola approvazione, ben che vada, ha tempi nell’ordine di 9 mesi/1 anno. Il disegno di una variante generale dopo quasi 15 anni dall’ultima, oltre a vincolare i cittadini per gli anni futuri, richiede parecchio tempo. Per il piano regolatore di Trambileno, adottato a ottobre, l’iter di preparazione è durato quasi 5 anni. Con la normativa Imis che prevede il pagamento delle aree edificabili tuttavia, l’urgenza di questa variante nei cittadini si è fatta più sentita. Per questo si sta studiando di prevedere nella tariffazione imis 2020 un sostanziale abbassamento della quota in carico alle aree edificabili.
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