Geografie sul
Pasubio
Narrare
i luoghi e i popoli
Un progetto che vede la collaborazione tra i Comuni del Pasubio
(Posina, Terragnolo, Trambileno, Vallarsa e Valli del Pasubio) e Keller editore
e si propone di trasformare una montagna di confine e scontro (quello della
Grande Guerra) in luogo di ascolto e scoperta del mondo. Un luogo che torna ad
essere confine simbolico attraverso il quale si muovono storie, libri e
testimonianze da tutto il mondo.
Al centro di tutto il tema del reportage narrativo e il racconto di luoghi e popoli – oltre che di
temi importanti del presente – grazie allo sguardo e alla penna di importanti
nomi del giornalismo e della cultura italiana e internazionale.
Due anteprime si sono svolte domenica
15 luglio: a Malga Borcola Francesca
Melandri ha raccontato il
suo romanzo “Sangue giusto” e Roberto
Abbiati che ha parlato del
drammatico episodio di Debra Libanos, una delle pagine più buie dell'Italia
coloniale.
Il trekking dal 19 al
22 luglio è partito da malga Campiglia e attraversato la montagna attraverso i
rifugi Papa e Lancia per terminare a Malga Valli e ha permesso ai partecipanti
di stare a tu per tu con i relatori al di là degli interventi in una vera e
propria scuola estiva di reportage
parlando di Corea del Nord, di Italia coloniale, dei grandi fiumi e canali come
nuove strade per viaggiatori e ancora delle antiche vie riscoperte dai
turisti/camminatori, di reportage di guerra, di Yemen, Siria, Afghanistan senza
dimenticare l'Europa centrale e orientale di cui si è parlato con Andrea
Pipino – editor di Internazionale
per l'Europa centro-orientale –. Si è osservato anche il couchsurfing –
viaggiare chiedendo ospitalità sui divani - come nuovo modo per fare reportage
specialmente in territori di difficile comprensione come Iran o Russia con Stephan
Orth.
Antonella Tarpino ha parlato di “Paesaggio
fragile. La montagna pur nella sua grandezza è in realtà un paesaggio
fragile perché è relegato nell’ombra, segnato dalle trame antiche del lavoro e
dell’abitare che nel tempo sono state cancellate, dimenticate o stanno
scomparendo. Memorie potenti da raccontare per ripensare il futuro di tanta
parte del Paese”.
Tino Mantarro, reporter per la rivista del Touring, ha raccontato cosa
significhi occuparsi di viaggio, diventare punto di riferimento per viaggiatori
e riuscire a mantenere l'onestà del racconto nonostante le insidie del
marketing.
Massimo Zamboni, noto ai più per la sua carriera
di musicista tra CCCP, CSI, ha presentato il libro – di cui è autore con Vasco Brondi
- “Anime galleggianti. L'Italia vista
da un canale”.
Un grande intellettuale europeo
Karl-Markus Gauß a Malga Zocchi, ha parlato de “I margini dell'Europa”.
Al Rifugio Lancia Valerio Pellizzari, grande reporter
italiano, ha dialogato di Corea del
Nord con Giangi Milesi, direttore il CESVI. Maurizio Peselj, geologo e “cercatore d'acqua” per la Croce
Rossa Internazionale di Ginevra ha raccontato del suo lavoro in
Afghanistan, Sudan, Libano e Yemen.
Sui parti del Pazul
Tino Mantarro e Sandro Orlando (pagine
viaggi di RCS) hanno parlato di Antiche vie ora diventate punto di
riferimento per viaggiatori e turisti e di come si possa “Raccontare la natura”. A chiudere
giornata e Geografie sul Pasubio Domenico Quirico, reporter di guerra vincitore del Premio Tiziano Terzani,
ha parlato di come si possa o si debba scrivere oggi di drammi e guerra.
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