giovedì 16 febbraio 2017

Arrivare preparati in caso di emergenza


 La cronaca recentemente purtroppo ci è tornata a mostrare grandi catastrofi molto vicine a noi. Il terremoto che ha colpito il centro Italia ha sconvolto la tranquillità dei nostri animi e ha fatto sorgere dentro tutti noi una paura: che possa succedere una cosa simile anche da noi. In effetti il nostro comune è nella parte di Trentino che è classificata con il rischio più alto. Lo sono una prova le piccole scosse che (anche di recente) hanno avuto come epicentro i Lessini, il Zugna e il Pasubio. Non è quindi escluso che un sisma possa colpire e fare danni anche nella nostra zona. Senza farsi prendere dal panico, è necessario arrivare preparati alla gestione dell’emergenza – questa o qualsiasi altra – che possa interessare il nostro Comune.
Per far fronte a qualsiasi evento che possa interessare la nostra comunità è in vigore per il nostro come per tutti i comuni italiani il Piano di Protezione civile comunale. A livello comunale l’autorità di protezione civile è il sindaco. In caso di grande evento di emergenza deve essere preparato, saper prendere decisioni, incaricare persone di fiducia e mettere in moto una macchina che – per quanto imprevedibile sia l’evento – sappia organizzarsi e agire al meglio in breve tempo.
L’obiettivo principale è quello di salvare la popolazione e non sottoporla a rischi né prima né durante la situazione di emergenza. Per questo un coinvolgimento e una informazione generale alla popolazione è necessaria e importante per sapere come comportarsi.
Dal punto di vista pratico, il Piano di protezione civile si compone di un fascicolo che racchiude la struttura organizzativa comunale e l’apparato di emergenza nonché i più probabili scenari di rischio, di una serie di cartografie che individuano le aree sensibili e le aree di raccolta nei vari paesi e di una rubrica telefonica costantemente aggiornata per un allertamento veloce.
La redazione del piano di protezione civile è stata svolta in maniera flessibile, individuando per ogni tipo di possibile evento non tanto una modalità esecutiva standard (difficilmente prevedibile) quanto un gruppo di lavoro flessibile e dei punti per i quali prestare attenzione di volta in volta.
Il fascicolo si compone di una premessa che inquadra la Vallarsa e la sua composizione, di una presentazione della struttura comunale e di protezione civile con l’individuazione dei soggetti coinvolti, l’individuazione delle aree sensibili, delle modalità di allertamento e dei blocchi da attuare in caso di necessaria limitazione della viabilità. Per quanto riguarda l’allertamento è previsto l’uso di canali tradizionali, (avvisi, incontri) di social network e siti web ma anche il ricorso a sirene o al suono delle campane per comunicazioni che dovranno essere udite da lontano. Parte attiva del Piano di Protezione Civile sono le associazioni di soccorso (vigili del fuoco volontari e Orsa Maggiore), Alpini, Sat e quelle associazioni che hanno una sede strutturata con spazi e cucina che in caso di emergenza possa essere utilizzata per accogliere la popolazione. Sono inoltre coinvolti operai comunali, amministratori, uffici comunali, imprese locali, la commissione valanghe e a seconda del caso anche gli altri portatori di interesse che possono aiutare a prendere decisioni e gestire casi particolari.
La cartografia del Piano individua oltre alla dislocazione nella valle di strade, collegamenti e paesi, prevede anche una scheda per ogni frazione nella quale è individuata l’area di raccolta in cui deve ammassarsi la popolazione in caso di catastrofe. Le aree destinate al ricovero delle persone e all’ammassamento dei materiali e dei mezzi di soccorso con la capienza prevista e le aree dove può atterrare l’elicottero di soccorso. In caso di emergenza che dovesse rendere inagibili le abitazioni sono state individuate delle aree dove potrà essere allestito un campo. Tali aree sono individuate nelle vicinanze dei paesi pur prevedendo la possibilità, se necessario, di convergere tutti nella zona del campo sportivo di Raossi, adeguatamente ampia per accogliere un gran numero di persone.
Infine la rubrica telefonica che permette di avere sottomano tutti i contatti delle persone che dovranno essere allertate in caso di necessità e quindi tecnici e amministratori comunali, presidenti delle associazioni, imprese locali e servizi provinciali. Tale elenco è aggiornato annualmente e conservato in municipio.
Lo scopo del Piano di Protezione civile è quello di sensibilizzare la popolazione ad agire correttamente ed in modo organizzato in caso di emergenza. Per questo è necessaria una condivisione ampia sul territorio. Allo scopo saranno coinvolte le associazioni prese in causa e saranno organizzate in futuro anche delle esercitazioni a livello locale per poter verificare la effettiva funzionalità del piano. Ed arrivare preparati in caso di necessità.
Massimo Plazzer
sindaco


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