domenica 27 dicembre 2015

L'Incarto dei regali

Arriva il Natale e sotto gli alberi, all’interno delle case della nostra valle, appaiono pacchi e pacchetti regalo. È tradizione incartare i regali, per dare l’effetto sorpresa e non far capire cosa sta all’interno di una scatola. Spesso accade che ci siano regali desiderati, altre volte regali inaspettati. A volte anche regali che non avremmo voluto ricevere. Quante volte abbiamo ricevuto in regalo un libro che abbiamo appena finito di leggere? O un maglione identico a quello appena acquistato? A volte riceviamo anche un regalo che non ci piace, che liquidiamo con un sorriso tirato a chi lo dona per poi farlo finire in qualche cassetto fino al primo vaso della fortuna estivo.

Certo, se potessimo prevedere tutti i regali di Natale, sarebbe tutto più semplice. Se Babbo Natale seguisse sempre fino in fondo tutto quello che chiediamo nella letterina sarebbe fantastico! Ci sono siti internet che permettono di fare una wishlist ovvero una lista dei desideri, che poi amici e parenti possono leggere per essere sicuri di fare un regalo azzeccato. Un po’ come una lista nozze, un elenco di cose sicuramente necessarie spalmate su più persone per acquistarle. Se da una parte questo porta ad avere un efficace risultato finale in termini di utilità, dall’altro si annulla l’effetto sorpresa dello scartare un regalo.

Accade anche nell’amministrare una comunità, specialmente al giorno d’oggi. Si possono fare programmi e wishlist, utili e necessarie per non perdere la strada intrapresa. Ma c’è sempre un “regalo” inaspettato che fa stravolgere le cose e affrontare argomenti che non sarebbero altrimenti presi in considerazione. A volte si tratta di cose piacevoli, che magari vanificano il lavoro di qualche mese ma che risolvono problemi. Altre volte, più spesso, si tratta di cose inaspettate che vanno valutate al momento. A volte, purtroppo, può trattarsi anche di cattive notizie ed eventi tragici e allora i piani sono sconvolti del tutto.

Non sempre si ha la capacità di scegliere. Se ci arriva un cucciolo di cane in regalo da una zia che vive in Australia, non possiamo dire al corriere che ce lo consegna che non abbiamo spazio in casa. Bisognerà trovare una soluzione in fretta, possibilmente che metta d’accordo cane, noi e zia. La stessa cosa accade in Comune, per esempio se la Provincia decide di chiudere un asilo a partire dal prossimo anno. Si possono prevedere molte cose ma quando una decisione simile cade tra capo e collo è necessario avere la lucidità di trovare una soluzione che sia la migliore possibile. Pur essendo consapevoli che se lo si fosse saputo con tempi diversi le scelte e i ragionamenti sarebbero forse stati altri.

Sarebbe tutto più semplice se ci fosse sempre la capacità di programmare le cose, se ci fosse sempre la possibilità di sapere esattamente cosa succederà e quindi la capacità di agire di conseguenza. Invece è come per i regali di Natale, si sa che arrivano (o almeno li si aspetta) ma non si sa quanti né che cosa contengano. Non si può rimanere senza scartarli ma non si ha neanche la possibilità di non accettarne e non richiederne nessuno. A volte però, cose semplici ma sincere, anche se non hanno valore economico, fanno un immenso piacere. Un biglietto ricevuto per posta da un amico lontano che si ricorda di noi vale forse di più del panettone regalato “perché si deve a Natale”. E allo stesso tempo, se i regali di Natale o gli avvenimenti della vita seguissero tutti un corso predefinito, sarebbe molto più facile fare le cose ma si avrebbero meno stimoli e meno opportunità.

È bello e necessario che il Natale porti regali e che questi regali siano incartati e rappresentino una piccola sorpresa per noi. È bello e necessario che questi regali siano sinceri e che si abbia la capacità di accettarli anche se non sono proprio la cosa che desideriamo. È bello e necessario saper sfruttare al meglio quello che ci viene offerto per non sprecare le risorse che abbiamo e cercare di costruire comunque qualcosa di positivo. Lo spirito deve essere sempre quello di guardare alle possibilità che si aprono, anche nei momenti negativi.

A tutta la gente di Vallarsa, a chi passa, a chi vive lontano, a chi la ha nel cuore e a chi semplicemente legge Vallarsa Notizie, i migliori auguri di un felice Natale e di un anno nuovo che porti tanti piacevoli regali e tanta felicità.


Massimo Plazzer



-- il saluto del sindaco da Vallarsa Notizie n. 56 --

venerdì 18 dicembre 2015

A sei mesi dall'insediamento

Il momento delle elezioni è stato un momento per fare il punto della situazione sullo stato delle cose nella nostra Valle. Come gruppo lo abbiamo fatto nei mesi precedenti nello scrivere il programma, lo abbiamo fatto incontrando le persone, sia singolarmente nei vari paesi, sia negli 11 incontri in giro per la Vallarsa.

Abbiamo fatto una campagna elettorale nel nostro stile, serena e pacata, senza scendere a compromessi – quando questi ci sono stati proposti - senza fare promesse irrealizzabili. Abbiamo creato una squadra di persone attive nella vita della valle che hanno tanta voglia di fare.
Una squadra per la maggior parte fatta di persone nuove, spesso alla prima esperienza elettorale, che comprendeva diverse età, paesi, professioni ma un unico denominatore: la voglia di fare e l’amore per la Vallarsa. A chi si è messo in gioco e soprattutto ad Annalisa, Giulia, Maurizio e Marina che non sono stati eletti, va il nostro grazie. Anche il loro contributo è prezioso in termini di idee e proposte pur non essendo consiglieri.

Le elezioni ci hanno premiato. I vallarseri hanno creduto nella nostra esperienza e nella nostra capacità di rimetterci in gioco con persone e idee nuove. Le preferenze espresse ai singoli consiglieri dicono molto. E di questo siamo felici. Ma è solo l’inizio. Solo il primo dei passi di un lungo percorso in cui ci vogliamo impegnare e ci stiamo impegnando per rendere la nostra Valle attiva, solidale, vivace, contemporanea, sostenibile, aperta, consapevole. E lo vogliamo fare tutti assieme, ognuno mettendo a disposizione quello per cui è più portato o competente.

Siamo convinti che oggi, con i tempi che corrono, occorra darsi da fare un po' tutti, non stando ad aspettare che le cose vengano fatte. E noi ci siamo rimboccati le maniche e stiamo lavorando.

A tutti, chi ci ha sostenuto e anche a chi invece ha preferito fare scelte diverse, chiediamo di segnalarci problemi e necessità, ma anche (e ancor più) di proporre soluzioni e idee.
Perchè lamentarsi è spesso più facile, ma è cominciando a mettersi in gioco assieme che possiamo, e vogliamo, puntare a fare della Vallarsa un luogo migliore dove vivere.

Per farlo potete cercarci in Municipio o in Valle, nei paesi dove viviamo o potete scriverci all’indirizzo iostoconmassimo@gmail.com e tenervi aggiornati sulla nostra attività dalla pagina Facebook e su questo blog.


venerdì 11 dicembre 2015

Gestioni associate obbligatorie: un progetto coi vicini di casa

Mettere assieme alcuni servizi per migliorare l’efficienza e diminuire i costi. È questa la tesi che sta alla base della legge provinciale 16 giugno 2006 e soprattutto le modifiche della stessa approvate nel 2014. Questa norma introduce infatti il concetto di gestione associata dei servizi e la pone come obbligatoria se non viene effettuata una fusione di comuni per ottenere almeno una popolazione di 5 mila abitanti.

Nulla di nuovo, ma una rivoluzione. È ormai chiaro agli occhi di tutti che i comuni fanno sempre più fatica a gestire i servizi da soli. Da una parte ciò è dovuto alla difficoltà economica degli enti locali: continui tagli alla spesa corrente non permettono di vere le risorse che forse c’erano in passato e permettevano di avere un maggior numero di personale che si occupa dei diversi servizi. Dall’altra parte c’è la burocrazia e in generale il complicarsi di norme e provvedimenti necessari, oltre all’aggiornamento continuo, che i diversi uffici si trovano a dover affrontare. Processi spesso pensati a livello centrale e applicati indistintamente a tutti i comuni, mettendo in difficoltà i più piccoli che non hanno le forze di una città. Assieme a questi una continua complicazione delle norme e delle responsabilità che prevedono che anche le pratiche più semplici debbano essere collegate a procedimenti complessi. Unire le forze può quindi venire incontro alle esigenze ed ottimizzare le risorse anche se – come ogni cambiamento – non è cosa semplice.





Dal punto di vista pratico il comune di Vallarsa parte avvantaggiato. Le prime gestioni associate qui sono state attivate ben prima che se ne parlasse. In particolare nel 2004 quando il comune di Vallarsa con Villa Lagarina iniziò a ragionare mettendo assieme i servizi di segreteria, ragioneria, tributi, affari generali, e l’ufficio tecnico. Una convenzione analoga per la segreteria era in atto fino a maggio quando il segretario comunale è andato in pensione. Altre gestioni sono poi attive con la Comunità di Valle, per esempio la gestione dei rifiuti o il servizio di segreteria. Il nostro comune è quindi ben rodato sul fare le cose con gli altri, senza perdere il servizio in valle.

Per questo, in merito all’adeguamento alla legge provinciale che prevede gli ambiti territoriali con cui gestire i servizi, abbiamo intrapreso un ragionamento con i comuni di Trambileno e Terragnolo oltre che con la Comunità della Vallagarina. L’obiettivo è quello di formare un ambito ottimale con i comuni vicini – pur non raggiungendo i cinquemila abitanti previsti – ottenendo una deroga dalla Provincia per instaurare in via sperimentale la gestione di alcuni servizi. Parallelamente, rimane aperto il dialogo con la Comunità di Valle per mettere assieme altri servizi, meno specifici e più strutturati assieme ai comuni della Comunità. La sfida, non semplice, è quella di mantenere e ottimizzare in questo modo il servizio offerto al cittadino e la regolare gestione della macchina comunale. Tra gli effetti positivi di questo progetto – che si attua in modo progressivo su tutti i comuni del Trentino – lo scambio di informazioni e buone pratiche, la sostituibilità del personale e la sua specificazione, lo sfruttare l’esperienza di realtà più grandi per risolvere i nostri problemi. Tra gli effetti più difficili da gestire, la “rivoluzione” nel modo di pensare, il dover lavorare assieme tra amministratori e dipendenti di comuni diversi, il risparmio tutt’altro che scontato, l’attenzione a non perdere autonomia decisionale e operativa del nostro comune.

Il progetto avviato con Trambileno e Terragnolo, dovrebbe partire con i servizi di segreteria e ragioneria. La segreteria, ovvero il segretario comunale, è già unico per i due comuni limitrofi. Vallarsa invece, da giugno è senza segretario in quanto il dott. Marco Bonfanti è andato in pensione e con lui è decaduta la convenzione con il comune di Nogaredo. Nogaredo ha scelto di gestire la segreteria con Villa Lagarina mentre noi – essendo sotto i 3 mila abitanti – non abbiamo la possibilità di avere un segretario a tempo pieno, ma dobbiamo averlo a scavalco con un altro comune. Perciò si sta pensando di ragionare con Trambileno e Terragnolo con l’obiettivo di ottenere un vice segretario da affiancare al dott. Carlo Plotegher, che segua i tre comuni. Per il servizio di ragioneria è invece il momento più opportuno per effettuare un cambiamento, dato che dal 2016 cambia il sistema contabile dei comuni, e tutto il personale e i programmi dovranno allinearsi al sistema che è applicato nel resto d’Italia. È il momento ideale per partire assieme su questa strada associando i comuni e mettendo in comunicazione diretta fin da subito i tre ragionieri. Altri servizi su cui si ragiona a medio termine è l’anagrafe e l’ufficio tecnico, uffici più complessi che prevedono quindi uno studio più approfondito da attuarsi nell’arco di più tempo.

Con la Comunità di Valle invece abbiamo già attive alcune convenzioni, in primis quella del servizio di segreteria (che ha permesso, tra l’altro, di poter ottenere un segretario supplente dopo che il nostro è andato via). Altri servizi saranno gestiti con la Comunità, per convenienza o specificità. Tra questi il servizio dei tributi, che gli altri comuni gestiscono già in Comunità e che permetterebbe a noi di ottimizzare le banche dati presenti per le varie tariffe (immobili, acqua e fognature, rifiuti), o il servizio dell’ict e del mercato elettronico, sistemi obbligatori per gli acquisti e per la trasparenza della pubblica amministrazione.

Cosa succederà, in futuro, non lo sappiamo. Il sistema è tutto da costruire e abbiamo cercato di individuare un metodo che possa essere il più possibile conveniente per noi. E questo è un vantaggio. L’alternativa infatti era quella di una fusione tra i comuni (difficile da attuare in territori così complessi come i nostri oltre che non molto ventilata da parte della popolazione) o di gestioni imposte dall’alto, senza grosse possibilità di scelta e con soluzioni che probabilmente snaturavano i servizi necessari al nostro comune. In questo modo, pur mettendo assieme alcuni servizi, si cerca di mantenere il giusto livello di autonomia, soppesandolo con i costi che una realtà come Vallarsa può sostenere, mettendo al primo posto la qualità dei servizi offerti dal comune. Una sfida, tutta nuova, che siamo pronti ad affrontare e che – ci auguriamo – permetta di fare di necessità virtù.