Negli
stessi luoghi che un secolo fa furono teatro delle sanguinose
battaglie del primo conflitto mondiale, in Vallarsa e sul monte
Pasubio, domani sabato
8 settembre,
si incontrano due gruppi degli eserciti italiano e austriaco. Il
consiglio comunale di Vallarsa conferirà loro la cittadinanza
onoraria.
Vallarsa
si prepara al Centenario della Grande Guerra con una cerimonia che
vuole celebrare e affermare con forza i valori condivisi di pace e
amicizia nell'Europa unita. Per questo motivo sarà conferita la
cittadinanza onoraria a due gruppi
di soldati: le reclute del Corso "Pasubio" dell'Accademia
militare dell'esercito austriaco, che porta il nome proprio della
montagna trentina, e l'80° Reggimento di Fanteria "Roma"
dell'esercito italiano, che nel conflitto fu impegnato proprio nella
zona di Vallarsa. Gruppi
degli eserciti che furono impegnati in una tremenda lotta gli uni
contro gli altri.
Domattina
i militari saranno in Pasubio dove potranno ripercorrere le
mulattiere, le trincee e i camminamenti che furono costruiti per la
guerra e che tra il 1914 e il 1918 divennero la dimora di migliaia di
uomini costretti a trascorrere infinite giornate sotto il caldo sole
estivo o la neve e il gelido vento invernale.
Partiranno
alle 8 da Bocchetta Campiglia e ripercorreranno la strada delle 52
gallerie. Arriveranno per mezzogiorno all'Arco
Romano del Pasubio
dove ci sarà una cerimonia
commemorativa.
Domani
sera, alle
19, al teatro comunale di S.Anna i Vallarsa si
riunirà il consiglio comunale. I consiglieri conferiranno la
cittadinanza
onoraria:
al
Corso
"Pasubio" dell'Accademia militare dell'esercito austriaco
“per aver onorato, fregiandosi del nome, la più bella montagna
della valle dove i comuni padri hanno condiviso il freddo, la fame e
le immani sofferenze delle trincee nella Grande Guerra”;
al
80°
Reggimento di Fanteria "Roma" dell'esercito italiano
“a ricordo dei soldati italiani che nel corso del primo conflitto
mondiale, per primi, adempiendo al loro dovere di fedeltà alla
Patria, hanno sperimentato in questa valle i freddi inverni, la fame
e le infinite sofferenze della guerra in montagna”.
La
serata sarà allietata dai canti del Coro Pasubio.
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