Il consiglio comunale di Vallarsa ieri si è trovato ad approvare il regolamento e le tariffe relative all'IM.I.S., imposta immobiliare semplice che va a sostituire dal 2015 l'Imu e la Tasi. Come accaduto anche negli anni scorsi, la politica comunale è quella di favorire i residenti di Vallarsa e le attività economiche, sfavorendo le grosse imprese (dighe). La differenza con l'imposta dello scorso anno è che se nel 2013 l'imposta veniva trattenuta dallo stato per alcune categorie, quest'anno viene direttamente al comune che però subisce un calo di trasferimenti da parte della Provincia.
Per quello che riguarda il regolamento, rispetto a quello "tipo" inviato dalla Provincia, il comune di Vallarsa ha definito alcune esenzioni dal pagamento della quota, assimilando alcune tipologie di abitazioni alla prima casa. In particolare sono state considerate "prima casa" le case con ciascuna due pertinenze (legnaia, garage o cantina), le case date in comodato a parenti fino al secondo grado, le case di persone residenti in casa di riposo e le case di italiani residenti all'estero ed iscritti all'A.I.R.E. come cittadini di Vallarsa.
Come gli scorsi anni rimane l'imposta ridotta del 50% per le abitazioni dichiarate inagibili.
Per quanto riguarda le tariffe, il Comune ha deciso di mantenere la linea di non pesare sulle tasche dei residenti, anche se questo comporta un piccolo sacrificio sulle casse comunali.
Per la prima casa, l'aliquota applicata è pari a 0,35 con una detrazione pari all'ammontare dell'imposta, esentandone quindi il pagamento. Questo costerà circa 20 mila euro di mancati introiti.
Per le altre case classificate come fabbricati ad uso abitativo, si adotta una aliquota pari a 0,99 (proposta pat 0,895) aumentando leggermente per recuperare circa 15 mila euro.
Per i fabbricati ad uso produttivo (attività artigianali, bar, alcuni alberghi) si applica una tariffa di 0,70 al posto dei 0,79 proposti dalla pat. Questo per favorire le attività produttive a scapito di circa 10mila euro di introiti comunali.
Per i fabbricati produttivi in categoria D (alcuni alberghi e dighe) l'aliquota applicata è di 1,05 con una detrazione di 2000 euro. Ciò comporta praticamente una diminuzione sostanziale per gli alberghi senza incidere sulle dighe che garantiscono una grossa quota di incassi per il Comune.
Per i fabbricati di attività agricola si è deciso di mantenere la tariffa provinciale, mentre per gli altri immobili l'aliquota provinciale è di 0,895.
Con qualche sacrificio per il comune, si è cercato di mantenere le tariffe senza pesare sui residenti nella politica che il gruppo sta portando avanti da molti anni. Il regolamento e le tariffe sono stati approvati coi voti del gruppo "Per la valle e la sua gente" e del gruppo "Vallarsa Domani". Ha votato contrario il gruppo Lega Nord Vallarsa.