giovedì 23 gennaio 2020

Piano Regolatore, si slitta a giugno

Qualche mese di ritardo per la variante al Piano Regolatore Comunale, che non può essere approvato nel cosiddetto “semestre bianco” prima di fine legislatura.
Alcuni rallentamenti legati al lavoro di adeguamento della cartografia da parte dei tecnici incaricati e della Comunità della Vallagarina non hanno permesso la prima adozione del piano entro la fine di ottobre. Ma si continua a lavorare per predisporre un documento che sia pronto in primavera in modo da consegnarlo al nuovo Consiglio comunale per l’approvazione.
La Legge Urbanistica n.15 del 2015 ha reso necessario l’adeguamento dei tutti i documenti di pianificazione locale dei comuni trentini. Il nostro piano regolatore – la cui ultima variante generale risaliva al 2003 – aveva necessità degli aggiornamenti di legge e di un adeguamento alle cartografie, oltre a rispondere alle richieste pervenute nei mesi scorsi. L’iter di variante generale del Piano Regolatore comunale – avviato con l’avviso pubblico a fine 2017 e iniziato formalmente a metà del 2018 – è un processo non semplice. 



Nel nostro caso vanno ridisegnate tutte le cartografie (adeguandole a quelle del ripristino fondiario)e le aree in formato digitale (shape), vanno ridefiniti i carichi urbanistici previsti (quanti parcheggi/parchi/infrastrutture sono necessarie per rispettare gli standard di legge), va effettuata la schedatura di tutti gli edifici ricadenti in centro storico, vanno integrate e adeguate le norme di attuazione in relazione alla nuova legge urbanistica oltre a rispondere alle istanze dei privati, se l’amministrazione lo ritiene. Il Consiglio Comunale ha nominato una commissione che nei mesi scorsi ha lavorato a valutare le istanze pervenute (non solo quelle tra il 2013 e il 2017 ma anche quelle pervenute “fuori termine” in corso di variante, proprio consapevoli dei tempi lunghi).
Il lavoro di ridisegno e di adeguamento è stato affidato alla Comunità della Vallagarina e, per una parte, ad un tecnico esterno. L’ufficio urbanistico della Comunità di valle è uno dei meglio strutturati in Trentino e nel 2019 stava lavorando a parecchi piani in Vallagarina, tra i quali il più grosso era quello del comune di Ala. A metà ottobre la commissione consiliare si è trovata con il responsabile arch. Andrea Piccioni e - considerato che si trattava di un lavoro ancora allo stato piuttosto grezzo che avrebbe ottenuto parecchie note di osservazione dal servizio urbanistico provinciale – si è ritenuto di non arrivare ad approvarlo entro fine ottobre. Dal 1 novembre è iniziato l’ultimo semestre di legislatura nel quale gli atti programmatici (e il prg è l’unico del Comune) non possono essere approvati.
In sostanza cambia poco. Anche se il piano fosse stato approvato in prima adozione a novembre, si sarebbe dovuto attendere la valutazione da parte della Provincia che in questo momento ha parecchi piani da osservare e con un documento poco definito avrebbe richiesto integrazioni e rallentato i tempi.
I tecnici invece, lavoreranno comunque in questi mesi per avere un piano finito, indirizzando il lavoro grazie a confronti informali con la Provincia, in modo da lasciare un documento che potenzialmente potrebbe essere approvato nelle prime sedute consiliari della nuova legislatura, ai primi di giugno.
I tempi per i piani urbanistici sono di norma lunghi. La sola approvazione, ben che vada, ha tempi nell’ordine di 9 mesi/1 anno. Il disegno di una variante generale dopo quasi 15 anni dall’ultima, oltre a vincolare i cittadini per gli anni futuri, richiede parecchio tempo. Per il piano regolatore di Trambileno, adottato a ottobre, l’iter di preparazione è durato quasi 5 anni. Con la normativa Imis che prevede il pagamento delle aree edificabili tuttavia, l’urgenza di questa variante nei cittadini si è fatta più sentita. Per questo si sta studiando di prevedere nella tariffazione imis 2020 un sostanziale abbassamento della quota in carico alle aree edificabili.






giovedì 16 gennaio 2020

Breve riepilogo di quasi cinque anni di lavoro




Il 3 maggio 2020 si andrà a votare alle elezioni comunali per rinnovare il Consiglio Comunale di Vallarsa. Siamo ora a quasi 5 anni di legislatura e proviamo a fare una sintetica carrellata di quanto fatto.
Qusti 5 anni non sono stati dei più facili. Abbiamo dovuto tener conto delle difficoltà interne al Comune (si è partiti con il pensionamento del segretario comunale e ci sono stati diversi avvicendamenti negli uffici), dei nuovi obblighi normativi (sono entrate in vigore le gestioni associate obbligatorie ed è cambiata radicalmente la normativa contabile), del drastico calo di risorse per investimenti e di una complicazione delle procedure per gli appalti (che triplica i tempi necessari). La competenza acquisita e la sinergia con gli uffici ha permesso di affrontare tutte le sfide con la serietà e la concretezza necessarie a trovare soluzioni adattabili, per quanto possibile, alla nostra valle.

Al primo posto, come pietra miliare dell’azione amministrativa, l’aver presente abitando tutti i giorni la nostra valle, qual è la difficoltà e il maggior costo economico e sociale che chi abita in montagna ha, e cercare di adeguare le politiche verso un incentivo a chi sceglie di rimanere in valle a vivere. Abbiamo cercato di essere vicini alla popolazione, promuovendo incontri periodici nei paesi, coinvolgendo le associazioni le categorie economiche e chi era interessato per raccogliere idee e sviluppare progetti. Abbiamo mantenuto il rapporto con i comuni limitrofi, con la Provincia e con la Comunità di Valle per cercare di garantire azioni coordinate per ottimizzare le risorse e lavorare assieme sul territorio. Con le gestioni associate trovando soluzioni stabili per garantire una gestione ottimale dei nostri servizi - segreteria, custodi forestali, ufficio tecnico, servizio tributi, polizia locale - e con progetti con i Comuni del Pasubio per lo sviluppo turistico e con i comuni delle valli del Leno e Ala sulla Rete delle Riserve.
Ci siamo impegnati a concludere lavori avviati e programmati nelle legislature precedenti. In particolare le fognature (con rifacimento di acquedotto e arredo urbano) a Valmorbia, Dosso, Piazza e Zocchio, le opere di recupero di forti della Grande Guerra (in fase finale) e altre opere avviate come la fibra ottica, la cava di ghiaia, il recupero malga Cosmagnon di sotto.
Ci siamo trovati a dover anche affrontare alcune sfide impreviste: la più grande è stata la decisione della Provincia, di chiudere l’asilo di Raossi e la trattativa che ha portato al progetto del nuovo asilo ad Anghebeni, con una progettazione partecipata che si è conclusa nel 2018 e un appalto complesso che è durato quasi tutto il 2019 ma che, dopo l’esito del ricorso di una delle ditte, vedrà l’avvio dei lavori nei primi mesi del 2020 con la scuola pronta per il 2021. Una scelta che ha anche vincolato buona parte delle risorse, per il quale il comune finanzia alla fine poco meno del 40% per avere un edificio che risponda al meglio alle esigenze delle future generazioni.
Riguardo alle opere grandi e piccole, di seguito elenchiamo per categorie quanto realizzato nel corso del quinquennio.

Acquedotti e fognature:
Sono stati conclusi i lavori di rifacimento di fognature e acquedotto di Valmorbia e Dosso. Sono stati realizzati i lavori di rifacimento della fognatura e dell’acquedotto a Piazza e a Zocchio. Sono stati progettati quelli per la frazione di Camposilvano ed è pronto per l’appalto il I stralcio. Sono in fase di progettazione le fognature di Pezzati, Bastianello, Speccheri e Canova. Progettato e pronto per l’appalto il rifacimento dell’acquedotto di Piano e interventi di messa a norma dei vasconi esistenti dell’acquedotto comunale. Sistemati i vasconi dell’acqua a Lombardi, Cuneghi, Tezze. Effettuati inoltre importanti interventi di riparazione delle perdite sulla rete.

Strade
Sono state messe in sicurezza le strade di Speccheri, Prache e Cuneghi, il parcheggio degli autobus di Anghebeni e Roipi. Effettuati interventi di consolidamento di strade sulle Sette Fontane e a Valmorbia. Sono stati realizzati lavori di asfaltatura nei paesi in cui si sono realizzate le fognature e a Lombardi e Sich, a Parrocchia, Albaredo, Foppiano, Raossi, Pian delle Fugazze. Sono stati appaltati i lavori per l’asfaltatura e raccolta delle acque bianche a Bruni. Inoltre lavori hanno interessato le somme urgenze sulla strada Pezzati-Bastianello e sulla strada delle Gire Larghe mentre si sta intervenendo sulla strada delle Guarindole recentemente franata.

Parcheggi
È stato preso in affitto il piazzale in prossimità di municipio e Cassa Rurale a Raossi, sistemandolo e riordinando gli spazi di parcheggio per migliorare anche l’arredo urbano del capoluogo. Analogo provvedimento è stato fatto per la zona del Pian delle Fugazze e dell’MB con istituzione di alcune fasce di disco orario. È stata affidata la progettazione del parcheggio di Obra, per il quale sono in fase di realizzazione le campionature del terreno, sono in fase di acquisizione aree per parcheggio a Foxi, Staineri e Albaredo.

Illuminazione pubblica
Sono stati rifatti gli impianti a Zocchio, Albaredo, Matassone, Nave, Arlanch. Sono in fase di rifacimento gli impianti di Parrocchia e Valmorbia, e sono in fase di appalto gli impianti di Riva, Raossi e Camposilvano. Si è in fase di revisione e sistemazione degli impianti microeolici della valle per il quale il progetto di sperimentazione si avvia alla conclusione.

Malghe e pascoli
Sono stati realizzati lavori a malga Pra di Mezzo con sistemazione del tetto e degli steccati. Sono stati fatti gli steccati a malga Fondi. A malga Zocchi oltre agli interventi biennali di sistemazione delle strade, è stato acquistato un nuovo gruppo elettrogeno.  Altre baite sono state poste in affitto in conto lavori. Rifatte le pozze di alpeggio di malga Boffetal, Pra di Mezzo e, appena il tempo lo permette, quella di malga Pasubio. Parzialmente finanziato un intervento sul PSR per Malga Siebe e il relativo biotopo.

Edifici pubblici
Gli interventi più grossi hanno interessato la caserma dei vigili del fuoco, con ampliamento del garage, rifacimento di impianti e giroscale (in fase avanzata). È stata sistemata la cucina del centro scolastico con contestuale rifacimento degli impianti e degli infissi del pianterreno. Sistemata la struttura del negozio di Obra. Altri lavori sono stati effettuati da associazioni: ex caseifici a Piano e Valmorbia, circolo di Obra. È stato rifatto il tetto del caseificio ad Aste, il tetto della sede Orsa Maggiore, la terrazza e le scale del museo di Riva, sistemati impianti circolo di Foppiano, rifatti i pavimenti delle scuole dell’infanzia di Raossi e S.Anna e sono stati rinnovati gli impianti audio e video nel teatro comunale di S.Anna. Inoltre sono stati progettati i lavori al cimitero di Parrocchia di restauro della camera mortuaria e i lavori del cimitero di Camposilvano.

Arredo urbano e parchi gioco
Oltre al rifacimento dell’arredo urbano nei paesi dove sono state fatte le fognature (in fase conclusiva), sono stati sistemati alcuni parapetti a Camposilvano, Anghebeni, Foxi, Valmorbia, Zocchio, Speccheri, sistemati periodicamente i parchi gioco delle frazioni con sostituzione e rinnovamento di alcuni giochi. Sono state fornite panchine e pensiline per gli autobus in alcuni paesi dove erano vecchie o necessarie. Progettato poi il rifacimento dell’arredo urbano della piazza e delle strade interne alla frazione Foxi. Sono in fase di acquisizione i pareri per poter appaltare il primo lotto nel 2020. Acquisite le autorizzazioni per il rifacimento delle passerelle sul torrente Leno di Arlanch e Maso, i lavori saranno effettuati appena il torrente lo permette.

Isole ecologiche
Si è conclusa la progettazione per le isole ecologiche a Zocchio e Albaredo dove si sono conclusi gli acquisti degli immobili per la realizzazione. Altri progetti riguardano Piano (in attesa di acquisizione area), Obra (nel progetto del parcheggio), Corte (in progettazione), Camposilvano e Foxi (in fase di acquisto terreno).

Progetti di sviluppo turistico
Sono stati redatti e finanziati, e sono in fase di acquisizione dei pareri per poter partire con le opere, i progetti per lo sviluppo dei percorsi pedonali e ciclopedonali sul Pasubio e lungo il Leno. In queste settimane si sta scrivendo ai vari proprietari interessati per acquisire il consenso per realizzare le opere di pulizia dei sentieri Val Foxi e Passo Buole che potrebbero avere avvio in primavera. Parallelamente in fase di acquisizione i pareri per i sentieri ciclopedonali lungo il Leno, che collegheranno Spino con Nave. Parallelamente si sta procedendo anche per la messa in sicurezza della strada di Nave. Con il disgelo si chiuderà il progetto che vede la messa in rete di sentieri tematici per famiglie tra Campogrosso, il Pian delle Fugazze e Camposilvano. Ed ha avviato l’attività la scorsa estate la palestra naturale di bouldering. In valle si è cercato di mantenere i sentieri pedonali e con il prezioso supporto di associazioni e consorzi sono stati tenuti percorribili. Gli interventi sul fondo del paesaggio, che prevedono la pulizia di terreni coltivati e poi divenuti bosco, sono stati finanziati e in fase di appalto.

Massimo Plazzer, il sindaco

martedì 7 gennaio 2020

lunedì 6 gennaio 2020

Sentiero lungo il Leno, si va avanti


È stato consegnato ed è partito l’iter di acquisizione dei vari pareri, il progetto definitivo per la costruzione del sentiero pedonale ma accessibile anche alle mountain bike che collega la loc. Maso con Spino.
Si tratta di un progetto ambito che, se approvato, prevede alcuni attraversamenti sul torrente e la costruzione del sentiero di larghezza pari a circa 2 m.
Il percorso, sviluppato e finanziato con i comuni di Terragnolo e Trambileno, risulta strategico dal punto di vista dello sviluppo turistico in quanto collegando i sentieri esistenti che salgono da San Colombano e portano fino a Speccheri, può garantire una passeggiata facile, piacevole e sicura per pedoni e ciclisti, alternativa alle strade statali.
Una volta avuto l’ok sul progetto, andranno interessati i proprietari delle particelle. Parallelamente si lavora per mettere in sicurezza la strada a Nave, in modo da garantire il transito sicuro.
Il percorso, garantirebbe anche una migliore manutenzione dell’acquedotto intercomunale di Trambileno, ma dovrà avere un puntuale piano di gestione e sarà chiuso nei mesi invernali a tutela della pubblica sicurezza.
Il progetto prevede un analogo intervento sul Leno di Terragnolo a valle della fraz. Valduga.