giovedì 25 aprile 2013

I servizi alla popolazione di Vallarsa, illustrati alla conferenza di Alleanza delle Alpi

I servizi alla popolazione del comune di Vallarsa, iscritto all'Alleanza delle Alpi, sono il tema di un intervento previsto domani nel corso della conferenza internazionale dell'associazione. Vallarsa è l'unico comune italiano invitato a relazionare davanti ad una platea di persone dei quattro stati coinvolti dal progetto. Domani a Grassau i nostri assessori parleranno dei servizi sociali e delle varie iniziative intraprese nel corso degli anni per garantire servizi nei comuni montani. La 17a Conferenza annuale della Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi" ha come tema "Che cosa rende vivibili i comuni alpini: gestione sostenibile dello spazio di vita".

domenica 21 aprile 2013

Rassegna stampa: Vallarsa vince il ricorso al Tar contro Dolomiti Energia




Diga: il Tar fa ricca la Vallarsa

Per i giudici l’Imu va pagata per l’intero invaso: «Da Dolomiti Energia errori e calcoli al ribasso»

di Giuliano Lott
VALLARSA. In pochi avrebbero scommesso sulla vittoria: tre piccoli comuni che si rivolgono al Tar perché ritengono che la società concessionaria di un bacino idrico debba pagare un Imu proporzionale all’estensione del bacino artificiale stesso pare una trasposizione del mito di Davide e Golia. E come nel mito, il più piccolo vince. Ieri infatti il Tar ha accolto il ricorso di Trambileno, Vallarsa e Terragnolo contro Dolomiti Energia e la Provincia. Secondo i giudici, la società in mano pubblica ha presentato un valore catastale del bacino di San Colombano molto inferiore a quello effettivo e così ora il calcolo andrà ripetuto su ben altra base. Dolomiti Energia rischia di dover pagare cifre astronomiche rispetto a quelle preventivate, ma il rischio è un effetto a catena: se ogni comune su cui sorge un bacino idroelettrico chiederà di applicare l’Imu in base a questi parametri, il conto annuo per la concessionaria potrebbe salire a cifre con molti zeri.
Facciamo un passo indietro: Dolomiti Energia, concessionaria della la diga di San Colombano, ha stabilito una quota Imu - in base alla legge che per agli immobili di tipo D consente al proprietario di proporre una propria stima al Catasto - sul manufatto piuttosto bassa, defalcando sia l’estensione del bacino (si parla di 12 ettari) che la stessa diga, calcolata alla stregua di un vecchio muro senza valore. Il primo a reagire è stato il sindaco di Vallarsa Geremia Gios, il quale nella vita di tutti i giorni è docente di estimo catastale all’Università di Trento. Dal punto di vista tecnico, l’autovalutazione di Dolomiti Energia, assieme alla Provincia, aveva sollevato la perplessità del professore, ancor prima che quella del sindaco. Gios aveva impugnato la stima, che considerava troppo bassa, e ha coinvolto nell’azione legale sia il comune di Trambileno - su cui insiste buona parte del bacino - e di Terragnolo (sul cui territorio scorrono delle tubature a conduzione forzata). A sorpresa, il Tar ha dato ragione ai tre comuni “ribelli”: la stima è sottodimensionata e risente di alcuni gravi errori ed omissioni, che contrastano non con leggi di recente approvazione, ma con regolamenti di oltre 40 anni fa, che dovrebbero essere ben noti a chi istruisce la pratica.
Soddisfatta l’avvocato Maria Cristina Osele, che ha tutelato i tre comuni: «É una grande vittoria, che costituisce anche un precedente molto importante per ogni comune. I concessionari in Trentino pagano poco, anche in virtù di un accordo tra Dolomiti Energia e la Provincia. I comuni incassano cifre piuttosto modeste». Sul “quantum” è ancora prematuro: ora Dolomiti Energia dovrà rifare i calcoli. Ma secondo il legale la cifra dovuta sarà «almeno il triplo». Sui tempi però non c’è certezza: è probabile il ricorso del gestore al Consiglio di Stato.
Trentino, 19 aprile 2013

Vallarsa: la rendita catastale calcolata dalla Provincia è sbagliata
Il mito di Davide e Golia si ripete. Se non fosse davvero successo, in pochi avrebbero creduto nella vittoria di tre piccoli comuni della Vallarsa che si rivolgono al Tar sostenendo che la società concessionaria di un bacino idrico debba pagare un Imu proporzionale all’estensione del bacino artificiale stesso.
Ieri, 18 Aprile, il Tar ha accolto il ricorso di Trambileno, Vallarsa e Terragnolo contro Dolomiti Energia e la Provincia Autonoma si Trento: la società avrebbe infatti stimato un valore catastale del bacino artificiale di San Colombano molto inferiore a quello effettivo.
Ora il calcolo va ripetuto e Dolomiti rischia di dover versare cifre molto maggiori rispetto a quelle preventivate. 

La rendita catastale calcolata dalla Provincia sulla diga di San Colombano è sbagliata. Ieri il Tar ha dato ragione al Comune di Vallarsa nel ricorso contro piazza Dante e i due concessionari della diga, Dolomiti Energia e Agsm. Ciò significa che fino a oggi alle amministrazioni della Valle del Leno sono stati versati meno tributi di quanto spettasse loro (il calcolo dell’Imu si basa infatti sulla rendita catastale). 
Non si tratta certo solo di piccoli numeri: oggi il Comune il cui primo cittadino è Geremia Gios raccoglie circa ottomila euro l’anno per la centrale di San Colombano, ma includendo Vallarsa, Terragnolo e Trambileno la cifra dovuta sale fino a circa quarantamila euro l’anno. Se, come previsto dal sindaco e docente di estimo Gios, la valutazione corretta fosse tre volte quella finora stimata e se a questa si aggiungessero anche gli arretrati di almeno cinque anni, nelle casse dei tre municipi entrerebbero alcune centinaia di migliaia di euro.
La battaglia di Davide contro Golia è cominciata nel 2011, quando Gios si è reso conto che le stime sulla rendita
catastale della diga non erano corrette; infatti la cifra stabilita per il calcolo dell’Imu era troppo bassa: per la Provincia la diga di San Colombano, in quanto a rendita, valeva meno di un milione, mentre il sindaco riteneva tale valore sottostimato di almeno tre volte.
L’avvocato Maria Cristina Osele spiega che Gios aveva chiesto di accedere agli atti, ma il Catasto ha reso difficoltosa la visione dei documenti, per questo ha impugnato “alla cieca” il dato catastale ed anche l’accordo con il quale veniva deciso come eseguire il computo. Provincia, Dolomiti Energia e Agsm, secondo Gios, non potevano decidere come calcolare la rendita catastale senza coinvolgere i Comuni. Il Tar ha costretto la Provincia a rendere pubblici i conteggi così è stato fatto un ricorso per motivi aggiunti.
Nel calcolare la rendita delle particelle edificiali, secondo il sindaco di Vallarsa, il Catasto aveva fatto degli errori grossolani, con troppe voci che tendevano a ribassare il valore. Ad esempio non avevano computato come imponibile il bacino della diga, di circa 10 ettari. Inoltre, per deprezzare la rendita, veniva conteggiata la vetustà della struttura, un valore che per le dighe non deve essere invece considerato. «Abbiamo chiesto al Tar di applicare la nostra stima, che è almeno di tre volte maggiore rispetto a quella del Catasto e il tribunale ha accolto la nostra tesi», spiega Gios.
Una sentenza, quella pronunciata ieri dal Tar, che potrebbe coinvolgere, con un effetto a catena, un centinaio di Comuni Trentini (tanti quanti sono le dighe). Se per ciascuna diga i Comuni coinvolti richiedessero una revisione delle renditele cifre risultanti non sarebbero certo trascurabili per i concessionari come Dolomiti Energia.
«Si tratta di pagare il giusto alle comunità per i danni che le dighe causano. Ho calcolato che per la sola Vallarsa, ogni anno, la struttura produce danni ambientali per 150mila euro: parlo di modifiche del clima, di impatto visivo, di ostacolo alla biodiversità». Per le amministrazioni, soprattutto per quelle piccole (come Vallarsa, Terragnolo e Trambileno) i maggiori introiti legati alle nuove stime sarebbero una piacevole boccata di ossigeno.
Le entrate sarebbero ancora più corpose, perché, come nel caso delle Valli del Leno, ai municipi andrebbero versati anche sei anni di arretrati. «In base ai miei calcoli, ai Comuni trentini andrebbero 5-6 milioni
in più di tasse. Per me è una soddisfazione soprattutto aver dimostrato che nel valore di una diga va contato anche il suo bacino d’acqua», sottolinea sottolinea con soddisfazione Gios. 
A CURA DI REDAZIONE CASETRENTINE.IT FONTE L'ADIGE - QUOTIDIANO


giovedì 18 aprile 2013

Regala un libro alla tua biblioteca


Rassegna Stampa: un libro per la tua biblioteca


Trentino, 16 aprile 2013

Vallarsa

I lettori aiuteranno la biblioteca

Dal 15 al 30 aprile si possono donare libri alla struttura di Raossi


VALLARSA. Gli scaffali della biblioteca? Li riempiono i lettori. «Regala un libro alla tua biblioteca» è il titolo della singolare iniziativa promossa dalla Biblioteca comunale di Vallarsa in occasione della Giornata Mondiale del libro, il 23 aprile. Dal 15 al 30 aprile i lettori possono recarsi presso la libreria BluLibri di Rovereto ed acquistare un libro scontato del 15% da donare alla biblioteca con sede a Raossi. L’iniziativa è un modo per rendere gli utenti protagonisti e permettere loro di scegliere in prima persona cosa inserire tra gli scaffali, nel patrimonio della biblioteca. Un gesto simbolico che pone l’attenzione sul libro e sul ruolo delle piccole biblioteche come quella di Vallarsa, che nel loro quotidiano lavoro promuovono cultura, identità e territorio. Chi partecipa all’iniziativa avrà la possibilità di scrivere una dedica sul frontespizio del libro, condividendo un pensiero personale con gli utenti della biblioteca. L’iniziativa «Regala un libro alla tua biblioteca» è svolta da altre realtà in Italia ma per la prima volta è promossa dalla biblioteca di Vallarsa. L’occasione della Giornata Mondiale del Libro, promossa dall’Unesco nel 1996, è lo spunto per applicare l'idea che, se avrà successo, potrà essere ripetuta anche in futuro. (m.p.)

mercoledì 10 aprile 2013

Rassegna stampa: Approvato il bilancio 2013

Trentino, 8 aprile 2013

 

Anche Vallarsa abbassa l’Imu

Nel bilancio appena approvato detrazioni aggiuntive per le prime case




VALLARSA. Sistemazione delle pale del microelico e apertura di una cava di inerti in Val delle prigioni nel breve periodo, rifacimento di alcuni tratti di acquedotto e fognature nel medio, sistemazione del ponte di Speccheri e adeguamento del centro scolastico nel lungo periodo.
Sono i tratti salienti del bilancio comunale di Vallarsa, approvato nei giorni scorsi, che pareggia a 6,3 milioni di euro. Le spese per la gestione ammontano a 1,6 milioni di euro, mentre per le opere ne sono stati stanziati quasi 3,5.
La filosofia della giunta Gios non si scosta molto da quelle degli altri paesi della Vallagarina. Diminuendo le entrate, le azioni principali della giunta sono volte a non incidere sulle tasche dei cittadini con nuove tasse, mantenere intatti i servizi erogati e cercare di ridurre le spese di gestione della macchina comunale. Una sorta di quadratura del cerchio tutt’altro che semplice da trovare.
Nel caso specifico di Vallarsa rimarranno invariate le tariffe sull'acqua mentre aumenteranno le detrazioni dell'Imup sulla prima casa, esempio questo che non molti altri comuni hanno seguito. Anche per il 2013 si manterrà il sostegno alle numerose associazioni della vallata e non si taglierà nemmeno sui servizi alla persona come gli interventi per la prima infanzia, Tagesmutter, colonia estiva, piano giovani, corsi formativi per adulti, centro prelievi e fisioterapia.
In vista del centenario della Grande Guerra si comincerà a pulire e sistemare i sentieri verso i luoghi di combattimento, si sistemerà la rete internet a banda larga, il parcheggio e l'area adiacente al campo sportivo di Albaredo.
Infine si comincerà a studiare la possibilità di installare anche dei generatori di energia sfruttando i piccoli dislivelli del Leno: il cosiddetto microidroelettrico. Da verificare l’impatto sul torrente.(pa.t.)