domenica 27 ottobre 2013

Scrivono della Vallarsa

Riportiamo qui una serie di articoli usciti sulla Vallarsa

Idea viaggio / Trentino

Storia, natura e sapori della Vallarsa
di Pietro Ricciardi
Viaggio tra le Valli del Leno e le Piccole Dolomiti. Un territorio del Trentino ancora selvaggio e poco conosciuto. Tra natura e prodotti tipici, tutto è pronto per ricordare i cento anni dalla Grande Guerra. Itinerari a piedi e in mountain-bike tra camminamenti, trincee e forti costruiti nel cuore della montagna
Trekking tra le montagne teatro della Grande Guerra

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Pasubio : le valli della memoria e del benesserePasubio : le valli della memoria e del benessere

Turismo e guerre non sono mai andati a braccetto, anzi si respingono, ma quando l'argomento è la "Grande Guerra", iniziata cento anni fa, avviene che storia e turismo possano incontrarsi . Infatti, l'anno prossimo ricorre il centenario dell'inizio della prima guerra mondiale (28 luglio 1914) e i luoghi dove si svolse questo conflitto in particolare le valli del Leno e della Vallarsa adiacenti al massiccio del Pasubio, conservano "monumenti bellici" che, opportunamente messi in sicurezza, (l'anno prossimo) potranno essere visitati dai turisti.
L'economista e statista Luigi Einaudi, in seguito Presidente della Repubblica Italiana, in un articolo apparso sulla rivista "La Lettura"(numero 12), edita dal Corriere della Sera, nel dicembre del 1914"
scriveva che, su una popolazione mondiale stimata allora a un miliardo e settecento milioni di persone, il 55% di queste, direttamente o indirettamente era coinvolta nella Grande Guerra. Terminate le ostilità dopo il 1918, furono tirate le
somme: i belligeranti di entrambi gli schieramenti furono settanta milioni, nove milioni di soldati e sette milioni di civili perirono (italiani 460 000 mila) e i feriti trentuno milioni. In ogni comune italiano vi è un monumento, un cippo, una stele o una lapide che ricorda i nomi dei veterani e dei coscritti mai più tornati a casa .
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PERCORRENDO I LUOGHI TEATRO DELLA GRANDE GUERRA

Data pubblicazione: 18-10-2013
Un eductor particolare quello voluto dall'Azienda di Promozione Turisticadel Trentino che ha dedicato una kermesse di tre giorni nel mese di settembre che partendo da Rovereto ha toccato in anteprima i luoghi teatro della “guerra di montagna” che saranno celebrati nel prossimo centenario (28 luglio 1914-2014) dello scoppio della prima guerra mondiale. Il Fronte italiano (in tedesco Italienfront o Gebirgskrieg). "Guerra di montagna") è il nome dato all'insieme delle operazioni belliche combattute tra il Regio Esercito italiano e i suoi Alleati contro le armate di Austria-Ungheria e Germania durante la prima guerra mondiale. Queste operazioni si svolsero nell'Italia nord orientale, lungo le frontiere alpine, e lungo il fronte del fiume Isonzo a partire dal 23 maggio 1915, giorno di dichiarazione di guerra italiana all'Austria-Ungheria. La prima guerra mondiale cominciò il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando (28 giugno 1914) per concludersi oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918. Ed ecco come si vive in un Forte.  leggi articolo


1914 -1918: sui sentieri
della Grande Guerra
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 Militari italiani in trincea
sul Monte Pasubio

 di
Lamberto Selleri

I conflitti vengono per nuocere. Chissà se impariamo la lezione visitando i campi di battaglia. L'anno prossimo ricorre il centenario dell'inizio della prima guerra mondiale (28 luglio 1914) e i luoghi dove si svolse questo conflitto in particolare le valli del Leno e della Vallarsa adiacenti al massiccio del Pasubio, conservano "monumenti bellici" che, opportunamente messi in sicurezza, (l'anno prossimo) potranno essere visitati.
L'economista e statista Luigi Einaudi, in seguito Presidente della Repubblica Italiana, in un articolo apparso sulla rivista "La Lettura" (numero 12), edita dal Corriere della Sera, nel dicembre del 1914, scriveva che, su una popolazione mondiale stimata allora a un miliardo e settecento milioni di persone, il 55% di queste, direttamente o indirettamente era coinvolta nella Grande Guerra. leggi articolo

giovedì 24 ottobre 2013

Elezioni provinciali di domenica 27 ottobre 2013

Domenica 27 ottobre 2013 si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Trento e per il Presidente della Giunta provinciale.
Indicazioni e modalità di voto sono illustrate in questo video.

In Vallarsa si vota dalle 7 alle 22 nei due seggi: 
n.1 presso casa comunale fraz. Parrocchia
n.2 presso teatro comunale fraz. S.Anna

Controllate di avere posto nella tessera elettorale, gli uffici sono disponibili negli orari indicati sul sito web del comune  per ogni chiarimento

mercoledì 23 ottobre 2013

Paolo Rumiz scrive del Pasubio, delle Piccole Dolomiti e della Vallarsa

Vi segnaliamo alcuni bellissimi articoli usciti su Repubblica e scritti da Paolo Rumiz. Un viaggio nelle nostre montagne sulle tracce della grande guerra:

NELLE TRINCEE DELLE DOLOMITI

PICCOLE DOLOMITI Alle sette meno un quarto la Luna tramonta dietro il Carega imbiancato. Neve fresca copre i monti e le praterie del Passo di Campogrosso, dove i camosci sono scesi bassi a battagliare per le femmine e i corvi veleggiano controvento. In bilico fra il sole pieno del Trentino e la veneta Recoaro, ombrosa nella forra delle cento sorgenti, corse uno dei fronti più immobili della Grande guerra. Una linea che resiste da secoli, inchiodata sulla frontiera tra Veneziae gli Asburgo. http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/31/nelle-trincee-delle-dolomiti.html


I FANTASMI DEL MONTE MALEDETTO

MONTE PASUBIO Eccola in mezzo ai tuoni la caldaia delle streghe, il luogo dove vivere fu più duro che morire. Sfiata lingue di vapore da rocce gialle e sinistre, forse non ha mai smesso di fumare da allora, come un vulcano che dorme dopo la grande eruzione. Sopra uno sterminio di canaloni, pinnacoli e gole da racconto nero di Buzzati, la sua cima biforcuta tocca i 2200 metri, ma non si sa quanti ne abbia persi con le esplosioni tra il ' 16 e il ' 18. http://ricerca.gelocal.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/30/fantasmi-del-monte-maledetto.html

lunedì 14 ottobre 2013

Avvicendamento di parroci in Vallarsa - rassegna stampa

Una breve rassegna stampa riassume l'avvicendamento dei parroci in Vallarsa.

 

Dalla città alla Vallarsa un prete per 10 parrocchie

Don Scarin: «Superiamo campanilismi e steccati, vi chiedo collaborazione» Guidotto (consiglio pastorale) evoca «l’opera malefica dell’anticristo»

ROVERETO. Dalla parrocchia di S. Maria a quella di Albaredo, da Obra a Camposilvano... Un sacerdote per dieci parrocchie: questo l’impegno che dovrà affrontare don Francesco Scarin, 48 anni, nato a Caprino Veronese ma cresciuto ad Ala, da ieri parroco di S. Maria e della Vallarsa. Un impegno non indifferente sia per la vastità del territorio (in verità a Parrocchia di Vallarsa è arrivato da Padova un collaboratore, don Romeo) che per le comunità che gli sono state affidate. Ma lui, accompagnato da molti parrocchiani di Condino («Ci dispiace moltissimo non averlo più con noi...») non si scoraggia: «Per me è un esperienza nuova: andiamo avanti giorno per giorno» dice sulla porta della chiesa in attesa del decano don Sergio Nicolli che lo ha accolto a nome dell’arcivescovo Luigi Bressan e ha letto il decreto di consegna delle comunità parrochiali. http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/10/14/news/dalla-citta-alla-vallarsa-un-prete-per-10-parrocchie-1.7926663


L’appello del decano: «Vogliate bene ai vostri preti»

VALLARSA. La prima impressione è stata buona e sembra che lo spirito del nuovo parroco, don Francesco Scarin, e del suo collaboratore don Romeo, non si allontani troppo da quello del predecessore,...

VALLARSA. La prima impressione è stata buona e sembra che lo spirito del nuovo parroco, don Francesco Scarin, e del suo collaboratore don Romeo, non si allontani troppo da quello del predecessore, don Andrea. E se l'unità pastorale della valle deve condividere il parroco con S. Maria, la cerimonia di saluto per due preti che stanno entrando è stata particolare. È arrivato sulla piazza di Parrocchia ieri alle 17 il parroco don Francesco. Don Romeo, il collaboratore, era già in canonica dove si è trasferito da qualche giorno con la perpetua. Ad accoglierli davanti al portone della chiesa madre della valle il sindaco Geremia Gios che ha salutato a nome dell’amministrazione e Giacomo Gasperini, vicepresidente del consiglio pastorale di valle. «Era dal tempo della Pieve che in Vallarsa non risiedeva un parroco. Per la prima volta dopo secoli ci troviamo ad avere la sede pastorale a Rovereto, ma siamo consapevoli che la Valle non è un gregge abbandonato» ha detto Gasperini. http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/10/14/news/l-appello-del-decano-vogliate-bene-ai-vostri-preti-1.7926261

Storo e Condino, folla per i parroci

I fedeli hanno salutato l’arrivo di don Andrea Fava e don Vincenzo Lupoli

di Aldo Pasquazzo STORO E CONDINO. «Inizio questo ministero con qualche timore ma anche con una certa serenità. Vorrei trasmettere all’interno di queste Unità pastorali il meglio di me. Voi che oggi siete in cosi tanti ad accogliermi mi state dando la forza di affrontare ogni evenienza e di andare avanti assieme». E’ uno dei passaggi dell’omelia pronunciata ieri a Storo dal nuovo arciprete don Andrea Fava che, giunto su un mezzo furgonato dei pompieri, ha raggiunto la chiesa gremita al di là dei banchi dove corpi bandistici, associazioni varie e dell’arma erano ben rappresentati. http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/10/07/news/storo-e-condino-folla-per-i-parroci-1.7883266