lunedì 21 luglio 2014

Notizie in breve /2

Piano di protezione civile
comunale
Anche il piano di protezione civile comunale è in fase di predisposizione e sarà approvato entro l’estate. Anche questo documento, richiesto dalla legge e sollecitato dalla provincia, è importante per muoversi in caso di grosse calamità ed è redatto dal sindaco sentendo pompieri e associazioni di volontariato.

Lotti di legna
Pubblicati i bandi
Pubblicati i bandi per la legna dei censiti, per i disagiati, gli anziani e bisognosi. Per i lotti destinati ad uso civico quest’anno c’è la possibilità di avere piante a terra anziché in piedi, grazie alla collaborazione del servizio foreste provinciale.

Sgombro neve
Sempre importante lo sgombro neve comunale; quest’anno seppure il meteo sia stato non troppo generoso di neve sono stati comunque spesi circa 40 mila euro per le varie ditte che hanno tenuto pulite le nostre strade.

Fiori e carburante
per i volontari
Per l’arredo urbano delle frazioni quest’anno sono stati dati dei contributi in forma di buoni. Un buono fiori da spendere in una azienda agricola per le associazioni e i gruppi che lo hanno richiesto e un buono benzina per i volontari che, non usufruendo di altri contributi, sfalciano l’erba dalle aree comunali. Questo per venire incontro ai tempi dei volontari che non sempre coincidono con i tempi dell’amministrazione comunale.

PAES,
siamo abbastanza bravi
È stata consegnata la prima parte del Piano d’Azione per l’energia sostenibile, ovvero l’analisi territoriale e il confronto dal 2008 al 2012 per cui sono stati raccolti i questionari. Siamo a metà strada rispetto all’obiettivo che ci siamo prefissati. Ora si tratta di predisporre delle azioni da applicare negli anni futuri.


M’illumino di meno
Anche a scuola
Anche quest’anno il comune ha aderito a “M’illumino di meno” a Febbraio, per incentivare il risparmio energetico. Oltre alle iniziative comunali (spenta l’illuminazione di alcune frazioni) sono state coinvolte anche le scuole elementari di Vallarsa che hanno partecipato con una gara a chi spegne più led.

Nuovo tetto
Per il museo
Dopo che lo scorso anno sono state cambiate le tegole di metà copertura del museo etnografico di Riva, quest’anno sono state sostituite le tegole dell’altra metà di tetto che erano sfogliate. Ora la copertura è in sicurezza.

Intervento 19
Più persone al lavoro
Attivato anche quest’anno l’intervento 19 in Vallarsa. Il comune con due progetti, verde e valorizzazione (al museo) e la casa di riposo con uno. La scelta è stata quella di aumentare i part-time per dare possibilità a più persone di lavorare per qualche mese. Un’altra squadra è stata attivata dalla Comunità di Valle per le Valli del Leno, e lavorerà su alcune strade comunali.

Microeolico
Appaltato il progetto
E’ stato anche appaltato il progetto di realizzazione degli impianti microeolici per l’illuminazione di alcune frazioni comunali. I lavori inizieranno nel corso dell’estate.

Prosegue il lavoro
Sulle fontane
Prosegue il lavoro di sistemazione delle fontane fatto in collaborazione col servizio ripristino della Provincia. Come nuove sono tornate le fontane di Piano e Piazza, ora toccherà alle altre.


domenica 20 luglio 2014

Notizie in breve /1

Valmorbia, 
appaltate le fognature
Si è concluso l’appalto del primo stralcio della rete fognaria di Valmorbia e Dosso. Ha vinto una ditta trentina che ha fatto il maggior ribasso e ha deciso di acquisire l’immobile della ex famiglia cooperativa di Anghebeni. I lavori inizieranno verso fine estate, una volta concluse le procedure dell’appalto. Intanto sono stati reperiti i finanziamenti per il secondo stralcio del progetto – il collegamento della frazione Zocchio – prossimo passo del progetto.

I Bacini Montani 

al lavoro sul Leno
Il servizio bacini montani sta lavorando lungo l'alveo del torrente Leno. Nel corso della primavera le squadre hanno ripulito da piante e arbusti l'alveo nei pressi della Sega, scendendo a valle. Sono poi iniziati anche i lavori di sistemazione dell'argine a Speccheri ai piedi della diga.




Strada del Postel
Tocca all’asfalto
In fase di ultimazione i lavori della strada del Postel. L’opera comunale è alle ultime fasi, nel corso della primavera si è lavorato per allargare una parte verso Speccheri non prevista inizialmente. In estate sarà posato un asfalto grezzo e la strada sarà aperta al transito fino al prossimo anno quando si effettuerà l’asfaltatura definitiva.

Regolamento 

igiene ambientale
Il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento di igiene ambientale ovvero le norme comunali che regolano le modalità di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Incentivata al massimo la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata, se il conferimento non è conforme alle regole ora possono arrivare sanzioni a chi conferisce.

Partiti i lavori 

delle tribune
Avviato anche il cantiere per il rifacimento delle tribune al campo sportivo di Raossi, saranno rifatte le sedute e le scale demolendo quelle esistenti. Si sta valutando anche per realizzare la copertura con pannelli fotovoltaici per alimentare il campo sportivo, grazie ad uno specifico finanziamento.


Fascicolo integrato 

dell’acquedotto
È in fase di predisposizione il FIA, fascicolo integrato di acquedotto ovvero un rilievo molto preciso del sistema idrico comunale. Il documento, richiesto dalla legge, permetterà di avere sotto controllo la rete comunale e anche di tenere monitorati guasti e disservizi a lungo termine.

giovedì 17 luglio 2014

Chi inquina paghi (A seminar la buona pianta)

Le cosiddette “esternalità negative” dell’industria e dell’agricoltura convenzionale riguardano tutti: per gli effetti sul mercato, sul clima, sulla salute, sull’ambiente. Nella sua esplorazione del rapporto tra l’uomoe la natura, A seminar la buona pianta propone, in positivo, una panoramica sul tema con Luca Mercalli e Telmo Pievani, ma anche un esempio concreto di “crescita qualitativa” e ridistribuzione equa dei costi ambientali. Accade in Trentino, e potrebbe essere una piccola rivoluzione con un’avvertenza: Chi inquina paghi, ma quando la natura presenta il conto non ci sono monete che tengano...

Chi non ha lavoro ristruttura il forte


I forti della Grande Guerra, in Vallarsa li ristrutturano i disoccupati del settore edile. Grazie ad una collaborazione tra il Comune di Vallarsa, il servizio ripristino della Provincia, l’agenzia del lavoro e la cooperativa sociale Consolida è nato un progetto per cui il recupero di alcune opere della prima guerra mondiale sarà fatto dai disoccupati locali.
Il comune di Vallarsa nel progetto di recupero dei manufatti della Grande Guerra ha ottenuto un finanziamento dalla soprintendenza ai beni architettonici per il restauro di forte Matassone, il campo trincerato adiacente all’omonimo paese, che ogni anno richiama centinaia di scolaresche che salgono in Vallarsa grazie al Museo della Guerra per rendersi conto di cos’era la guerra.


Non trattandosi di lavori particolarmente complessi – come lo sono per le altre due opere finanziate, corno Battisti e forte Parmesan – il sindaco Geremia Gios ha scelto una formula che prevede una finalità sociale: anziché andare in appalto, affidare i lavori ad una cooperativa sociale che, con il supporto logistico del servizio ripristino eseguirà i lavori e grazie alla formazione offerta da Agenzia del lavoro permetterà ai lavoratori di acquisire competenze nuove.
Si punta quindi sui disoccupati, ed in particolare sui lavoratori licenziati o in mobilità dalle ditte edili che difficilmente sono ricollocabili in questo momento di crisi, ma anche sui giovani diplomati e laureati che non lavorano ancora e che possono avere un’opportunità formativa sui cantieri del servizio ripristino.
Entro venerdì 25 luglio sarà possibile fare domanda in carta semplice presso il municipio. Il comune stilerà una graduatoria tenendo conto di residenza, età, esperienza, familiari a carico, durata della disoccupazione mentre per i tecnici si terrà conto della congruità del titolo di studio e del voto finale. I lavori dureranno approssimativamente 5/6 mesi e la formula è del tutto sperimentale.

Il centenario della Grande Guerra viene sbandierato spesso come opportunità di crescita e di occupazione per il Trentino. In questo senso il comune di Vallarsa ha scelto di puntare su una categoria debole come quella dei licenziati a pochi anni dalla pensione. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in provincia e rappresenta un esempio di come l’ente pubblico può dare un aiuto concreto in tempo di crisi.

domenica 6 luglio 2014

Chi inquina paga: Vallarsa il primo comune biologico d'Italia

Vallarsa: la semina de La buona pianta
In natura si possono trovare migliaia di piante con diverse caratteristiche che ci permettono di curarci o aumentare il nostro benessere: ma la gran parte delle persone che utilizza questi metodi è abituato ad andare in erboristeria. Oggi, La buona pianta ci ha fornito un’occasione unica: imparare a riconoscere alcune dellepiante medicinali spontanee che crescono sulle Dolomiti.



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Chi inquina paga! Svolta storica nel Comune di Vallarsa

E’una svolta storica per l’agricoltura: nel piccolo comune trentino di Vallarsa arriva l’inversione dell’onere della prova per chi coltiva con sostanze nocive per la salute e l’ambiente. Per garantire la qualità dell’ecosistema e la salute della collettività dai potenziali effetti nocivi delle sostanze chimiche usate in agricoltura, il Consiglio comunale ha infatti deciso di regolamentare le coltivazioni agricole e gli allevamenti locali sulla base del principio “chi inquina paga“.
In Italia il settore agricoltura e allevamento è al primo posto per costi esterni assoluti associati all’ambiente e alla sanità con 10,7 miliardi di euro (2012); le emissioni non da combustione (reflui zootecnici e fertilizzanti azotati) sono gli inquinanti più nocivi, con circa 4,1 miliardi di euro imputabili agli effetti sanitari.


Chi inquina ora pagherà. Decisione storica nel Comune di Vallarsa

E’una svolta storica per l’agricoltura: nel piccolo comune trentino di Vallarsa arriva l’inversione dell’onere della prova per chi coltiva con sostanze nocive per la salute e l’ambiente. Per garantire la qualità dell’ecosistema e la salute della collettività dai potenziali effetti nocivi delle sostanze chimiche usate in agricoltura, il Consiglio comunale ha infatti deciso di regolamentare le coltivazioni agricole e gli allevamenti locali sulla base del principio “chi inquina paga”.
In Italia il settore agricoltura e allevamento è al primo posto per costi esterni assoluti associati all’ambiente e alla sanità con 10,7 miliardi di euro (2012); le emissioni non da combustione (reflui zootecnici e fertilizzanti azotati) sono gli inquinanti più nocivi, con circa 4,1 miliardi di euro imputabili agli effetti sanitari.

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Chi inquina paga


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