giovedì 9 febbraio 2017

Rete di Riserve Lessini-Pasubio, una nuova opportunità per la Vallarsa

Esistono zone poste sotto tutela ambientale, in Vallarsa? Anche se non tutti ne siamo a conoscenza, la risposta Ë si. Sono le aree protette di Natura 2000, individuate dallíUnione Europea gi‡ a partire dal 1992 come strumento per la conservazione della biodiversit‡ (www.minambiente.it/pagina/rete-natura-2000).
Purtroppo líesistenza di queste situazioni Ë semisconosciuta, essendo ben poco partecipate dalle amministrazioni locali e percepite solo come una complicazione burocratica.
PerchÈ allora non farsi parte attiva nella gestione e cercare di trarne per quanto possibile uno sviluppo sostenibile? » quello che si propone di fare il progetto Life+T.E.N. (Trentino Ecological Network) della Provincia di Trento.


Allíinizio del 2016 gli amministratori di Vallarsa, Trambileno, Terragnolo, Ala e Avio sono stati contattati dai servizi provinciali competenti per illustrare il progetto Life+T.E.N e partecipare alla stesura di un ìInventarioî, un programma operativo per la tutela attiva e per la connettivit‡ ecologica allíinterno di un Ambito Territoriale Omogeneo (ATO) chiamato ìLessini-Pasubioî, individuato inizialmente a livello tecnico-scientifico. » seguita una fase partecipata attraverso tavoli di confronto con i portatori di interesse sul territorio (allevatori, cacciatori, operatori economici del turismo, consorzi di miglioramento fondiario, ecc.), in modo da comporre una lista di priorit‡. Questa fase si Ë conclusa lo scorso settembre e líinventario sar‡ di prossima pubblicazione: ora questo documento potrebbe diventare il punto di partenza per la costituzione di una Rete di Riserve Lessini-Pasubio.
La Rete di Riserve non Ë una nuova area protetta, ma un modo diverso di condurre aree protette gi‡ esistenti (in rete e attraverso la delega alle amministrazioni locali); non comporta nuovi vincoli urbanistici nÈ di altra natura. La Rete di Riserve Ë costituita dalle aree protette Natura 2000 localizzate in sistemi territoriali di particolare interesse (esclusi i parchi): tali sistemi si prestano ad una gestione unitaria, con attenzione alle esigenze di valorizzazione e di riqualificazione degli ambienti naturali e semi-naturali, nonchÈ allo sviluppo delle attivit‡ umane ed economiche compatibili con le esigenze di conservazione degli habitat. Organi di gestione sono:
- Conferenza di Rete, ovvero la cabina di regia politica, composta dai rappresentanti delle amministrazioni coinvolte;
- Comitato Tecnico con rappresentanti dei Servizi provinciali e delle associazioni locali;
- Forum territoriale.
In Trentino, a seguito della Legge Provinciale del 23 maggio 2007 n. 11 che norma il ìGoverno del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree protetteî, sono state costituite 9 Reti (www.areeprotette.provincia.tn.it/reti_di_riserve_sezione).

[IMMAGINE 1] Il sistema delle aree protette del Trentino.
La Rete Ë attivata su base volontaria attraverso un accordo di programma di durata triennale tra la Provincia e i Comuni interessati. Il soggetto responsabile della conservazione e della gestione Ë individuato nei Comuni, nella Comunit‡ o  nel BIM; la Rete Ë coordinata tramite un Piano di Gestione partecipato approvato dalla Giunta Provinciale, che comprende le misure di conservazione per Natura 2000 e i progetti di sviluppo socio-economico sostenibile.
» una sfida culturale e uníopportunit‡ di crescita che fa leva sulla responsabilizzazione delle Comunit‡ locali in applicazione a 3 principi: sussidiariet‡ responsabile, partecipazione e integrazione.
La Rete di Riserve, quindi, si configura come:
- un accordo volontario basato su un programma condiviso dal basso;
- una gestione unitaria per  lo sviluppo  di un'area ambientale omogenea;
- un'ulteriore possibilit‡ di reperimento delle risorse e finanziamenti per realizzare nuove idee e progetti;
- un nuovo modo di intervenire sui temi ambientali, pi˘ semplice e diretto;
- un'organizzazione gestita su mandato comune da un Coordinatore e dagli Enti che fanno parte della Rete;
- un'organizzazione con rendicontazione finanziaria  effettuata dal  Comune capofila;
- una Rete di esperienze e condivisioni che attua dei progetti condivisi.
La parte di territorio compresa nella denominazione Lessini-Pasubio si distribuisce tra i comuni di Ala, Avio, Terragnolo, Trambileno e Vallarsa. » una vasta area montana caratterizzata dalla presenza di pascoli, ambienti forestali, terrazzamenti agrari e altri ambienti montani di grande valenza naturalistica e paesaggistica.

[IMMAGINE 2] In rosso: la Rete di Riserve Lessini-Pasubio.
I Sindaci dei comuni interessati e la Comunit‡ della Vallagarina hanno sottoscritto una ìmanifestazione di interesseî che prevede di intraprendere un percorso unitario di fattibilit‡ verso la possibile realizzazione della Rete delle Riserve Lessini-Pasubio.
Per facilitare tale percorso Ë stato individuato come soggetto capofila provvisorio il Comune di Terragnolo, che ha presentato, a nome del gruppo dei Sottoscrittori, una domanda di contributo al bando del Piano Sviluppo Rurale, Misura 7 ñ Operazione 7,6,1, che ha come obiettivo quello di finanziare ìStudi e azioni propedeutiche alla creazione di reti territoriali o ampliamento di esistenti di Natura 2000î.
La richiesta di finanziamento inoltrata prevede una serie di studi e azioni da effettuare con il Coordinamento del geom. Massimo Stoffella che seguir‡ l'ambito della Promozione, con l'arch. Margherita Valcanover che seguir‡ l'ambito delle Strutture e Infrastrutture e con il dott. forestale Tiziano Bertagnin che seguir‡ l'ambito dell'Ambiente e della Natura. Questa proposta, oltre agli studi, prevede una serie di incontri informativi.
In questo percorso risulta fondamentale il coinvolgimento della popolazione, e in particolare delle Associazioni, che saranno sia informate in merito alla caratteristiche della Rete, alla sua potenzialit‡, alle possibilit‡ pratiche e operative, che interrogate per raccogliere proposte che siano in grado di valorizzare l'intera area tra il Pasubio e i Lessini con idee innovative a carattere ambientale, produttivo e turistico, proposte e condivise dal basso.
Ci auguriamo che questo percorso sia il pi˘ possibile partecipato dalla popolazione e da tutte le attivit‡ economiche della Valle, possa portare ad un confronto costruttivo anche con le realt‡ vicine a noi e che líiniziativa possa essere uníopportunit‡ concreta di sviluppo per la nostra comunit‡.

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